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Pubblicato il 15/01/2015

I CANDIDATI PER LA CARICA DI CAPO DI SME

PARMA- Analisi Difesa inaugura oggi con un lungo articolo, le valutazioni sul nome che potrebbe sostituire il Generale Graziano alla guida dell’Esercito.
Il giornale Congedatifolgore.com si era astenuto dal farlo perchè ognuno dei nominativi “probabili” ha le caratteristiche di carriera che lo renderebbe idoneo all’incarico. La equivalenza dei loro titoli rende difficile fare una previsione.

Ecco le valutazoni finali di Gianandrea Gaiani , pubblicate sul giornale che dirige , Analisi Difesa:

La scelta del successore di Graziano ai vertici dello SME sembra ormai cosa fatta (almeno secondo insistenti “voci di Palazzo”) a meno di colpi di scena dell’ultimo momento.

Il generale Enzo Stefanini, attualmente a alla guida di Segredifesa (l’agenzia che si occupa delle acquisizioni di armamenti ed equipaggiamenti) è infatti da tempo indicato da più fonti come il prossimo capo di stato maggiore dell’Esercito.

Veterano dell’Iraq (dove guidò la brigata aeromobile Friuli) e poi comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Stefanini dovrebbe lasciare il servizio ad aprile ma il nuovo incarico gli assicurerebbe un prolungamento di carriera di almeno due anni.

La sua nomina a Capo di SME spalancherebbe le porte del vertice di Segredifesa all’ammiraglio Valter Girardelli, attuale numero due dell’agenzia. Incarico particolarmente gradito alla Marina che punta a completare il rinnovo della flotta avviato con i fondi della precedente legge di Stabilità.

tra i diversi candidati a sostituire Graziano a Palazzo Esercito spicca Marco Bertolini, paracadutista incursore oggi alla guida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) molto noto a livello internazionale e che vanta un curriculum operativo impressionante.

A ridurre le chanches di Bertolini, sempre secondo le indiscrezioni raccolte, contribuirebbe però la sua proverbiale schiettezza (che già in passato ha urtato qualche sensibilità politica) ed il fatto di essere paradossalmente “troppo qualificato”.

Graziano potrebbe infatti preferire avvalersi delle ampie competenze operative di Bertolini al COI, struttura che gestisce le operazioni all’estero, specie oggi che sembrano delinearsi nuove difficili missioni.

In corsa con buone quotazioni vengono segnalati anche Danilo Errico, attuale sottocapo di SMD che dovrebbe comunque lasciare l’incarico dopo l’insediamento di Graziano (l’Esercito non può ricoprire entrambi gli incarichi apicali di SMD) e Giovanbattista Borrini che ricopre l’incarico di sottocapo di SME.

Se la scelta del nuovo vertice dell’Esercito privilegiasse il profilo operativo potrebbe avere buone possibilità anche Giorgio Battisti, alpino con un lungo curriculum di operazioni e incarichi in ambito internazionale e NATO.

Incluso il comando del Corpo di Reazione Rapida NRDC-IT) che ha lasciato da poche settimane per assumere la guida dell’Ispettorato alle Infrastrutture a Roma.

L’Ispettorato è però destinato a chiudere a breve i battenti e si dice che Battisti potrebbe assumere la guida del nuovo Comando delle Scuole a Torino.

C’è però chi fa notare che in caso di nomina al vertice dell’Esercito di Marco Bertolini sarebbe difficile trovare un generale di corpo d’armata più qualificato di Battisti per guidare il COI.

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