CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 08/10/2016

I CAVALIERI PARACADUTISTI CELEBRANO GLI EROI DELLA CARICA DI ISBUSCHENSKIJ

gli-onori-ai-caduti-il-cavallo-scosso-portato-dal-serg-cioffi-reduce-di-russia
Sopra: lo schieramento del Savoia Cavalleria, sotto il reduce di Russia , sergente Cioffi, sfila con il cavallo scosso, che ricorda simbolicamente i tanti cavalieri caduti il cui cavallo ha continuato la carica

Grosseto – Si è svolta ieri mattina a Grosseto, la festa di corpo del Reggimento “Savoia Cavalleria” (3°), legata ai fatti d’arme avvenuti il 24 Agosto 1942 ad Isbuschenskij.

Alla presenza del comandante della Brigata paracadutisti “Folgore”, Generale di Brigata Roberto Vannacci, le “Cravatte Rosse” di Savoia si sono schierate in armi sul piazzale della caserma Beraudo di Pralormo per celebrare gli uomini che in una limpida mattina di 74 anni fa affrontarono, in sella i loro cavalli e dietro le loro mitragliatrici, un numero a loro molto superiore di soldati sovietici, scrivendo una delle pagine più belle della nostra Storia Militare.

Oggi gli uomini e le donne che vestono l’uniforme di Savoia fanno tesoro dell’insegnamento dei loro caduti, affrontando con il loro esempio tutte le molteplici sfide che trovano sulla loro strada: dall’impegno in soccorso alla popolazione locale, come durante la tragica alluvione nel territorio di Albinia nel 2012, al processo di evoluzione che da tre anni li vede impegnati nella trasformazione in un’unità di cavalleria paracadutista, fondamentale pedina esplorante per la Brigata “Folgore”.

“I cavalieri di oggi non sono diversi da quelli di allora e sono pronti ogni giorno, con spirito di sacrificio e grande professionalità, a donare tutto, per la Patria e per lo Stendardo”. Così il 102° Comandante di Savoia, Colonnello Aurelio Tassi, si rivolge alle Autorità ed agli ospiti presenti, alla testa dei suoi uomini. “Oggi “Savoia Cavalleria”, che è già stata definita come una unità di élite del nostro Esercito, unisce alle doti di coraggio e abnegazione dei cavalieri di ogni tempo, le indomite virtù dei paracadutisti, divenendo una unità militare unica, ancor più salda nei principi e nei valori.”

Compito arduo per le “Cravatte Rosse” dal basco amaranto, che sul solco tracciato dai Cavalieri di Isbuschenskij sapranno, anche in questo caso, cogliere al meglio questa sfida gettando il cuore oltre l’ostacolo.

Leggi anche