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Pubblicato il 11/01/2019

I DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI IN POLIZIA RAPPRESENTATI DA UNA AGENTE OMOSESSUALE

ROMA -l’agente Michela Pascali,( prima a destra dietro lo striscione, ndr) 45 anni, è la prima poliziotta omosessuale al vertice di Silp-Cgil, sindacato di polizia.
E’ stata nominata questa settimana nella segreteria nazionale. Michela Pscali ha lavorato alla Polfer di Milano e in vari uffici della questura di Firenze, dove attualmente è assistente capo tecnico, con il ruolo di tecnico informatico.

La assistente è impegnata nell’attività per i diritti degli omossessuali, già sposata e separata, ora vive con una compagna da 9 anni. ” quello che sono”.

Nel 2018 Michela Pascali aveva avuto l’autorizzazione dalla questura di Firenze di partecipare alla Conferenza internazionale per i diritti delle persone omosessuali nelle forze dell’ordine, ma senza la divisa addosso “perché non si tratta di un evento istituzionale” ma lei voleva indossare l’uniforme. Mentre la richiesta di Pascali (vicepresidente di Polis Aperta, associazione di militari e poliziotti che si battono per i diritti degli omosessuali in divisa) era stata rifiutata, due colleghi di Milano e Genova avevano hanno avuto risposte opposte. I due agenti, infatti, erano stati autorizzati a partecipare in uniforme dal ministero degli Interni. Il Viminiale però precisò che l’autorizzazione non andava intesa come delega a rappresentare ufficialmente la Polizia di Stato

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