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Pubblicato il 11/06/2020

I DRONI LA FANNO DA PADRONE NELLE GUERRE AFRICANE

sopra: uno UAV turco Bayraktar TB2 abbattuto in Libia. In totale, sono stati segnalati recentemente una dozzina di droni turchi persi in Libia. In precedenza, i media turchi hanno confermato il dispiegamento di 20 UAV Bayraktar TB2 in quel paese.


I droni armati per la la guerra a distanza sono in forte aumento in Africa.
I francesi hanno appena ucciso il capo di al- Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), con un’operazione aeroterrestre assistita da droni Reaper, cacciabombardieri Mirage, elicotteri e forze speciali. Abdelmalek Droukdel, emiro di Aqmi è morto grazie ai droni , che sono presenti in ASSfrica in almeno 300 modelli
Tra questi ci sono gli ottimi droni cinesi,dal costo contenuto . Il modello Wing Loong cinese costa un terzo circa di un raper americano, ceduto, quest’ultimo solo a Paesi affidabili, mentre i cinesi sono più aperti ad ogni acquirente. Egitto, Algeria e Nigeria mstanno investendo molto in Ucav. La economicità della gestione del drone armato rispetto agli aerei è evidente: meno addestramento del personale, manutenzione economica e costo minore per ora di volo. In Nigeria.oltre ai modelli Gulma e lo Tsaigumi, portoghesi , c’è un progetto per il primo Ucav a africano, l’Ichoku, in anticipo sui sudafricani. Camerun al Sudan, Somalia ,Libia sono territori dove i droni hanno sostituito le modalità di guerra. Proprio in Libia i velivoli turchi hanno rovesciato le sorti della battaglia per Tripoli. Ci dovremo attendere anche qualche velleità africana di andare oltre i propri confini per spiare e colpire obiettivi. Come se nn bastasse molti combattenti irregolari si stanno dotando di droni civili, armabili con bombe. Alcuni sono stati sequestrati a guerriglieri di Boko Haram. In Libia, i miliziani delle due parti si sono colpiti più volte con droni kamikaze.

sotto:
I primi cinque-piloti UAV addestrati dall’aeronautica militare della Nigeria posano con un drone cinese CH 3 già nel 2018 Fonte Nigerian Air Force

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