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Pubblicato il 24/06/2014

I MILITARI IN AUSILIARIA PROROGATI FINO AL 31.12.2015

ROMA- I militari in pensione, e richiamati in servizio (attraverso l’istituto del collocamento in ausiliaria) non dovranno lasciare l’incarico alla scadenza del prossimo 31 ottobre come originariamente previsto dalla bozza del Dl sulla riforma della Pa, licenziata lo scorso 13 giugno.

Per loro la nuova data limitre è fissata al 31 dicembre 2015, come stabilito per i magistrati che invece non avranno alcun ulteriore slittamento dei termini sulla revoca del trattamento in servizio. Il decreto Madia è alla firma del Capo dello Stato e la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è attesa per oggi.

I tecnici della Funzione pubblica spiegano che la prevista deroga per i militari nasce dal fatto nelle Forze armate si va in pensione prima (60-62 anni) e non esiste il trattenimento in servizio ma il collocamento in ausiliaria, che sostanzialmente risponde alla stessa logica che è quella di consentire a chi è andato in pensione di poter continuare a prestare il proprio lavoro (da richiamato) in questo caso per una durata fino a cinque anni.

I militari premevano per una deroga più ampia del collocamento in ausiliaria. La strada scelta dal Governo è stata invece quella di consentire agli attuali vertici militari (in pensione, ma in servizio perché richiamati) di proseguire il lavoro fino al 31 dicembre 2015, per evitare pericolosi vuoti d’organico nelle gerarchie delle Forze armate.

Confermato il divieto di attribuire incarichi dirigenziali al personale pubblico o privato collocato in quiescienza, ma con un’importante novità. L’articolo non si applica «agli incarichi e alle cariche presso gli organi costituzionali». Nel testo definitivo è saltato l’articolo sul divieto di cumulo di retribuzioni e di riduzione delle consulenze nella Pa. È introdotta, invece, una norma sull’abilitazione scientifica nazionale (per i professori universitari): i lavori delle commissioni sono prorogati al 30 settembre, in attesa della revisione della disciplina che arriverà con un decreto entro luglio.

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