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Pubblicato il 30/05/2019

I RESTI DI DUE SOLDATI INDIANI SULLA GOTICA RESTITUITI AL LORO GOVERNO CON GLI ONORI MILITARI

l’identificazione dei due corpi si deve ad una indagine condotta dalla Procura di Prato, in particolare del sostituto procuratore Sergio Affronte, supportata dalla ricerca scientifica dell’archeologo e antropologo forense Matteo Borrini.

PRATO- Grazie alla volontà e alla copertura dei costi da parte della procura della repubblica di Prato, le spoglie di Palu Ram e Hari Singh, indiani morti nella battaglia a Poggio Alto combattuta dal 13 al 16 settembre 1944,saranno seppelliti nel cimitero dei soldati indiani a Forlì.La cerimonia della restituzione è avvenuta ieri. La Pubblica Assistenza “L’Avvenire” Prato è infatti riuscita a rintracciare i familiari dei due giovani soldati e, con la Cerimonia tenuta nel Salone Apollo, ha consegnato le spoglie dei militari nelle mani di Mrs. Reenat Sandhu, Ambasciatrice Indiana in Italia.
Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Prato Rosanna Scialba, il Dr. Livio Benelli presidente de L’Avvenire, il Colonnello Antonio Zarcone storico dell’Esercito Italiano e il Colonnello Rohit Teotia l’addetto militare per la Difesa Indiana. Presenti il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, il Presidente della Provincia Francesco Puggelli e i sindaci dei Comuni della Provincia e del Comune di Montale.
Il picchetto armato italiano è stato a cura di paracadutisti della Folgore.

Le spoglie dei due giovani soldati furono consegnate 15 anni fa alla associazione AVVENIRE . Una lunga ricerca che ha dato esito sperato. I familiari non saranno presenti alla tumulazione, ma – dice il presidente del sodalizio- è un dovere civico dare una giusta sepoltura ai morti.

Palu e Hari erano del 13° Frontier Force Rifles, fucilieri coloniali. I resti furono ritrovati nel 1996

Le ossa ritrovate a Poggio Alto hanno ricevuto un nome nel 2012 che è stato inserito nella lista dei dispersi. La battaglia di Poggio Alto fu una delle più drammatiche della storia della Linea Gotica. Si svolse sul crinale che sovrasta la valle dell’Agna a protezione dei passi degli Acquiputoli e delle Cavallaie tra le truppe indiane aggregate alla 6a divisione corazzata sudafricana e i reparti tedeschi della 362a divisione di fanteria.

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