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Pubblicato il 17/01/2014

IL 28mo PAVIA AI “CASTA” 2014


il cippo gemello di quello posato sulle postazioni di El Alamein del Reggimento Pavia. Nella unità c’è un nutrito gruppo di paracadutisti provenienti dalla Folgore , che hanno voluto collaborare al nobile gesto di ricordo dei Fanti della Pavia nel Deserto e in Caserma con il consenso e l’approvazione del Comandante del Reggimento, il colonnello Giovanni Gagliano.

PARMA- Il 28° reggimento «Pavia» di Pesaro parteciperà con una propria rappresentativa ai Campionati Sciistici delle Truppe Alpine che quest’anno si svolgeranno a Sestriere. Nella manifestazione, che avrà luogo dal 27 al 31 gennaio, si confronteranno oltre 1000 militari di cui circa 200 appartenenti a 15 nazioni estere.
Il 28° «Pavia» sta per confluire nel bacino delle Forze Speciali dell’Esercito, il cui Comando è all’interno del Capar, a Pisa. Il reggimento è quindi in procinto di acquisire una maggiore connotazione operativa che lo porterà il reggimento a operare al fianco di altri reparti d’élite, nazionali ed esteri.
Sotto il Comando del Generale di brigata Zanelli ci sono anche il 185mo RRAO, il Nono Reggimento ColMoschin ed il 4° Reggimento alpini PARACADUTISTI

All’interno dell’unità di Pesaro opera da tempo un plotone di Paracadutisti provenienti dalla Folgore, comandati dal Tenente Stephen Poletti ( già 185mo) che si avvale del Luogotenente Francesco Goglia, anch’esso proveniente dagli artiglieri paracadutisti.

Il prossimo futuro vedrà l’espansione del 28mo Pavia con l’acquisizione di nuovi equipaggiamenti e materiali e l’arrivo di ulteriore personale.

Il 28° «Pavia» è alimentato con personale specificamente selezionato, ed è la sola unità delle Forze Armate Italiane deputata alla condotta delle «Comunicazioni Operative» ( Psyops), cioè le attività che devono creare, consolidare o incrementare il consenso della popolazione locale nei confronti dei contingenti militari impiegati nelle operazioni all’estero, consentendogli di operare in un contesto più favorevole. I militari del 28° si avvalgono dell’ausilio di strumenti tradizionali ma anche di apparati Hi-Tech e di sofisticati mezzi di comunicazione di massa. Nel reparto non manca, inoltre, l’attenzione alla sfera dei n uovi metodi ( streaming, internet,piattaforme sociali etc) , un argomento sul quale, lo scorso mese di novembre, si è tenuto alla Del Monte un convegno cui sono intervenuti esperti e docenti delle università di Urbino e Bologna.

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