CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 03/11/2020

IL COVID 19 COLPISCE ANCHE LA SVIZZERA CHE SCHIERA L’ESERCITO

A causa della seconda ondata di epidemia da coronavirus, il personale delle Forze armate potrebbe presto ritornare in azione negli ospedali svizzeri. Di conseguenza, l’esercito la settimana scorsa ha chiesto a circa 5000 militi se avessero voluto fare volontariato in tale ambito.

In questa prima fase, sono stati interpellati tutti i membri dell’esercito che operano in ospedali, servizi infermieristici e battaglioni sanitari, ha detto oggi il portavoce dell’esercito Daniel Reist all’emittente svizzerotedesca SRF. L’azione di ricerca di volontari è ancora in corso.

I primi 200 militi potrebbero essere chiamati in servizio già il 4 novembre , dopo il nullaosta da parte del Consiglio federale.

Diversi cantoni della Svizzera occidentale hanno già chiesto il sostegno dell’esercito, tra cui anche il Vallese, gravemente colpito dal Sars-CoV-2.

Il 16 marzo scorso i primi militari erano stati chiamati in servizio mediante mobilitazione (la prima dalla Seconda guerra mondiale) per fornire supporto alla sanità pubblica civile contro il Covid-19. Da allora a giugno, fino a circa 5000 membri dell’esercito hanno prestato temporaneamente servizio in tutti i Cantoni e nel Principato del Liechtenstein. Circa 3800 sono stati attivi nel settore sanitario e circa 750 per compiti di protezione e sicurezza nell’Amministrazione federale delle dogane e nei corpi di polizia cantonali.

Leggi anche