CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 23/11/2022

IL FATTO QUOTIDIANO: UN INCURSORE RINNEGA L’ONORIFICENZA USA E CRITICA LA NATO: LA GUERRA IN UKRAINA E’ COLPA DELLA ALLEANZA ATLANTICA

Nota di CongedatiFolgore.com : registriamo la seconda restituzione di Medaglia da parte di un Servitore dello Stato. La prima, francese, l’ha rispedita al mittente il generale Li Gobbi, la seconda , americana, a cura di un Incursore del Nono Reggimento, il tenente colonnello Fabio Filomeni. Ecco cosa scrive Il Fatto Quotidiano di oggi sull’ultima spedizione . Il giornale è diretto da Marco Travaglio
RASSEGNA STAMPA
Il Fatto Quotidiano del 23 novembre 2022


“Io, soldato dagli anni 80, non riconosco più la Nato”

Fabio Filomeni – “Grave definire la Russia ‘terrorista’. Rendo agli Usa la medaglia”: l’ex ufficiale dei corpi speciali accusa l’Alleanza Atlantica

Di Alessandro Mantovani

Fabio Filomeni era un incursore dei corpi speciali, 9° reggimento d’assalto Col Moschin. È stato nella ex Jugoslavia, in Somalia e in Iraq, spesso a contatto con i suoi colleghi statunitensi. Arruolatosi nel 1984 come sottufficiale, da tre anni è in pensione, cioè in riserva, con il grado di tenente colonnello, pluridecorato. E ieri è andato alla Posta nel Comune toscano in cui abita e ha spedito una raccomandata all’Ambasciata Usa di Roma: “Il sottoscritto – scrive – restituisce a Codesta Rappresentanza Diplomatica The Army Achievement Medal, concessagli in relazione alla propria attività in Bosnia Erzegovina come militare impiegato in un contingente multinazionale Nato durante l’Operazione Joint Guard (a guida statunitense) nel 1997”. La medaglia gliela diede a Washington nel 1998 l’allora sottosegretario alla Difesa Usa, Robert M. Walker.


La restituisce perché lunedì “l’Assemblea parlamentare della Nato – si legge nella lettera – ha adottato una risoluzione che dichiara la Federazione Russa ‘uno Stato terrorista’ e la “minaccia più diretta per la sicurezza euro-atlantica”, affermazioni che Filomeni ritiene “incoerenti con lo spirito di un’Alleanza difensiva” e “minacciose nei confronti della pace”. La lettera sottolinea che “nessuna iniziativa diplomatica è stata assunta dalla Nato né dall’Unione europea per una concreta ricerca della pace”.


Filomeni l’abbiamo intervistato nel giugno 2020 (c’è ancora il video su ilfattoquotidiano.it) quando denunciava lo “scaricabarile” sull’uranio impoverito dopo una difficile missione in Iraq dove nel 2018 aveva cercato di proteggere i soldati italiani, alloggiati anche in edifici a suo tempo colpiti da proiettili rivestiti da quel materiale. Dopo il congedo si è occupato di sicurezza sul lavoro e sull’Ucraina la pensa come tanti suoi colleghi tuttora in uniforme, che per ovvie ragioni tacciono.

È molto preoccupato: “Questa è una guerra per procura – dice del conflitto in Ucraina – che ci riporta agli anni 70/80, nessuno cerca una mediazione e questa dichiarazione dell’Assemblea Nato sullo ‘Stato terrorista’ peggiora la situazione, sono le formule che si usavano prima di attaccare gli Stati”. E l’invasione dell’Ucraina? “Bisognava pensarci prima, la guerra è iniziata molto tempo fa, anche prima del 2014. Con gli accordi di partenariato e il progetto di dispiegare in Ucraina lo scudo missilistico la Russia si sarebbe trovata la Nato in casa”.


Filomeni parla di “cambio di pelle della Nato” per aver vissuto nelle forze armate “prima e dopo la caduta del Muro” di Berlino: “Se prima la Nato aveva sua logica difensiva, dopo è diventata molto più aggressiva. Dal 1991 utilizza qualsiasi occasione per l’allargamento a Est. È iniziata proprio in Bosnia, dove non capivamo l’accanimento contro i serbi, che ci dicevano: ‘Ma come, siamo stati il baluardo contro l’Impero ottomano e voi ci date addosso e state con i musulmani?’. Poi il Kosovo con l’Uck che da terrorista divenne alleato, poi la guerra al terrorismo. Tutto per spostare il baricentro delle forze Usa ai piedi della Russia”.

Leggi anche