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Pubblicato il 15/11/2014

IL FUTURISTA MARINETTI A PAVIA

Oggi a Voghera l’inaugurazione della mostra nel settantesimo dalla morte

AVEVA PREVISTO DRONI E ROBOT

“Il tipo non umano e meccanico, costruito per una velocità onnipresente, sarà naturalmente crudele, onnisciente e combattivo. Sarà dotato di organi inaspettati: organi adattati alle esigenze di un ambiente fatto di urti continui. Possiamo prevedere fin d’ora uno sviluppo a guisa di prua della sporgenza esterna dello sterno, che sarà tanto più considerevole, inquantoché l’uomo futuro diventerà un sempre migliore aviatore.” – “Potrete facilmente concepire queste ipotesi apparentemente paradossali, studiando i fenomeni di volontà esteriorizzata che si manifestano continuamente nelle sedute spiritiche.”

VOGHERA «Marinetti e l’incendio futurista». Si intitola così la mostra che Voghera dedica al poliedrico personaggio, fondatore del movimentoculturale di inizio Novecento, in occasione del settantesimo dalla morte. Oggi alle 17 al circolo «Il Ritrovo» di piazzetta Battisti la presentazione che sarà seguita dal taglio del nastro alla sala Pagano. La rassegna, che proseguirà fino al 9 dicembre, comprende molte opere famose esposte in Italia e all’estero in importanti manifestazioni sul futurismo.
Sono opere firmate da artisti legati al territorio come lo stradellino Pino Masnata, il pavese Gino Soggetti, la medese Regina, il piacentino «Bot», oltre a immagini di una delle interpreti più emblematiche della lezione marinettiana, l’aerodanzatrice Giannina Censi.

Milanese, morta a Voghera nel 1995, Censi toccò l’apice della carriera negli anni Trenta dello scorso secolo, per poi fondare nel dopoguerra delle affermate scuole di danza. La mostra è organizzata dall’assessorato comunale alla Cultura, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo, in collaborazione con l’associazione Progetto Voghera che ha curato gli aspetti artistici.

Per il settantesimo, è in programma un secondo momento di approfondimento con il convegno di studi in programma il 29 novembre alla biblioteca Ricottiana: interverranno Manuela Bonadeo, esperta di divisionismo e futurismo, Anna Modena, docente di Storia dell’arte all’Università di Pavia, Federico Zanoner, responsabile degli archivi del futurismo al Mart (Museo d’arte moderna e contemporanea) di Rovereto, Giuseppe Soggetti, nipote dell’esponente futurista pavese Gino, che si soffermerà in particolare sul futurismo a teatro. Tra Marinetti, Voghera e l’Oltrepo c’è un legame poco conosciuto. La famiglia era originaria di Monleale, nel Tortonese, mentre Enrico, padre di Filippo (nato ad Alessandria d’Egitto nel 1876), aveva uno studio legale in via Cavour a Voghera, nella casa dei conti Cavagna di Gualdana. Acquistò poi una casa di campagna nel borgo vecchio di Godiasco, dove dal 1924 presero dimora le sorelle milanesi Angelini, considerate le «vestali» del futurismo. (r.lo.)

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