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Pubblicato il 09/12/2014

IL GENERALE BATTISTI ESPERTO DI SPIONAGGIO CIBERNETICO

PARMA- Il generale Giorgio Battisti, 61 anni, ha appena concluso il comando dei 2.300 uomini a Solbiate Olona, nel reparto d’intervento rapido della Nato. Un incarico che ha significato anche l’allestimento di programmi di reazione immediata alle incursioni degli hacker, i pirati informatici che depredano le banche dati e chiedono cifre cospicue per restituire le banche dati. «Per accecare un radar o bloccare un convoglio nemico equipaggiato con razzi terra aria – ha riassunto un generale francese – non è necessario inviare squadriglie di bombardieri dalle portaerei in terra nemica, nè scatenare reazioni usando droni o missili. Basta accecare le reti informatiche che vigilano sull’operatività degli avversari». Ecco il compito di un reparto del nostro esercito che collabora a stretto contatto con gli specialisti Nato. «Nella società informatizzata è indispensabile trasferire le conoscenze delle tecnologie civili più avanzate a quelle militari – sintetizza Battisti – E lo stesso vale anche in campo informativo. Pensiamo ad esempio all’uso del web da parte dell’Isi, con filmati che mirano a creare il panico».

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