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Pubblicato il 19/08/2016

IL GENERALE BERTOLINI PARTECIPA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA NOSTRA CONTRORIVOLUZIONE”

di AW

PARMA- “Anche io, come l’Autore, non mi riconosco nella attuale società, così come essa si è venuta formando, o meglio, visto che vi appartengo, ne colgo molti aspetti negativi”: così si è espresso il generale Bertolini presso la Università lateranense, a pochi giorni dal suo congedo. Era stato invitato come co-relatore alla presentazione del libro “LA NOSTRA CONTRORIVOLUZIONE” di Guido Fineschi Sergardi, intellettuale, ma anche imprenditore nel settore turistico a Siena,che ha raccolto nel suo testo una raccolta di analisi “spietate” di quanto ci circonda di politico, sociale ed economico, in pagine che si leggono con facilità.
Prima fra tutte è proprio “la” buona analisi, propedeutica a buone soluzioni e che deve essere colta ed informata, non “volgare”.
Come l’Autore.
Il Generale Bertolini, in quel giorno ormai prossimo a lasciare i vincoli della uniforme, ci parla con maggiore libertà di questo libro che, secondo quello che abbiamo compreso, rispecchia anche molti dei suoi pensieri. Le Forze Armate , considerate da molta stampa come covo di violenti e la società con i nuovi “eroi” di cartapesta, se non addirittura pornografici, sono alcuni dei contenuti del suo intervento.

Alcuni dei capitoli del libro:

IL SISTEMA FISCALE
Il nostro regime fiscale permette soprattutto ai redditi milionari di sottrarsi alla imposizione proporzionale. Un esempio è Google, che, accusato di pagare tasse irrisorie, risponde di avere seguito alla lettera le leggi italiane e che , pertanto, se l’Italia volesse da Google più tasse, non avrebbe che da cambiare le regole.

FORZE DELL’ORDINE

Il manifestante che si presenta in piazza armato di sampietrini o estintori dovrebbe avere la certezza che il suo atteggiamento violento lo farà finire in trazione in qualche reparto di ortopedia del paese. L’appartenente alle Forze dell’Ordine che interviene per difendere le Istituzioni deve contare su una adeguata tutela giuridica e non solo. Chi attacca lo Stato guadagna targhe nei locali del Parlamento italiano. Se reagisci ad aggressioni sei inquisito esattamente come chi ti ha aggredito. La giustizia non funziona.


CRISTIANESIMO ED ISLAM

Le Crociate sono state sicuramente un bagno di sangue, ma si combatteva per il Santo Sepolcro. Non siamo mai andati a disturbarli a Medina. Oggi i nostri cugini Ebrei, lo Stato di Israele, in Medio Oriente, è l’unico che si oppone alla marea islamica e va aiutato e supportato. Riguardo al terrorismo di matrice islamica, non credo che ricchi sceicchi o emiri abbiano interesse a destabilizzare il mondo per ragioni religiose. Torna il discorso che certi attacchi terroristici, anche se compiuti materialmente da invasati religiosi, sanno tanto di appoggio ottenuto, anche nel semplice non impedimento degli stessi, da parte di chi in occidente potrebbe guadagnarci. Chi? Chi è legato al petrolio. C’è gente su questo pianeta capace di uccidere un essere umano per pochi dollari. Se si trattasse di qualche miliardo di euro?


LA NOSTRA CONTRORIVOLUZIONE-editore Effigi

Libro da leggere e presentazione da seguire ( l’intervento del Generale Bertolini inizia dal minuto 5).

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