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Pubblicato il 05/05/2014

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO DELLA DIFESA ALLE FORZE ARMATE


ROMA- Sono iniziate questa mattina con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d’onore di Palazzo Esercito, le celebrazioni per il 153* anniversario della Costituzione dell’Esercito Italiano. Alla Cerimonia, oltre al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Claudio Graziano, erano presenti il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Giovan Battista Borrini, e una rappresentanza di Ufficiali, Sottufficiali, graduati e dipendenti civili della Forza Armata. Le celebrazioni proseguiranno nei prossimi giorni con un incontro musicale benefico, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, e una cerimonia militare durante la quale verranno concesse onorificenze a personale particolarmente distintosi nel servizio. L’Esercito Italiano e’ nato il 4 maggio 1861 a Torino quando, l’allora Ministro della Guerra Manfredo Fanti, attraverso un provvedimento, decreto’ il passaggio dal Regio Esercito all’Esercito Italiano abolendo l’antica denominazione di Armata Sarda. La storia dell’Esercito Italiano, tuttavia, ha radici molto piu’ lontane. Il 18 aprile 1659 infatti, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all’impiego, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un reggimento detto ”delle Guardie”.? Questo evento segno’ il passaggio dalle milizie di ventura alle unita’ permanenti, organismi propri dello Stato. Il reggimento ”delle Guardie” fu, dunque, il primo reparto permanente d’Europa, precursore dell’attuale Esercito di professionisti.

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO DELLA DIFESA
In occasione della festa dell’Esercito, il Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, ha diramato il seguente messaggio:

“Ufficiali, Sottufficiali, Volontari, Personale civile dell’Esercito,
il 4 maggio è per tutti i cittadini una tappa fondamentale nel cammino dell’Italia.
Esattamente 153 anni fa, l’allora Ministro Manfredo Fanti, riunì sotto il nome di Esercito italiano l’Armata Sarda e gli eserciti preunitari.
Fu un passo significativo ed importante, che rese le truppe italiane solidali ed indivisibili e al servizio di un Paese unificato.
L’Esercito, che aveva dato un impulso notevole alla maturazione dell’identità nazionale, divenne così una delle prime Istituzioni ad aver l’onore di rappresentare l’Italia unita.
Lo fece con la consapevolezza di possedere tradizioni e valori già consolidati nel tempo, fin dal lontano 1659, quando si costituì il “Reggimento Guardie”, primo esempio in Europa di Reparto composto permanentemente da professionisti volontari.
Un patrimonio che attraverso i secoli è arrivato fino ai giorni nostri rendendo la Forza Armata espressione di capacità e di virtù, non solo militari, ma anche umane dell’intero popolo italiano.
Nel corso della sua storia gloriosa, infatti, l’Esercito è stato protagonista esemplare, scrivendo pagine ricche di umanità, dedizione ed eroismo, testimoniate dalle numerose ricompense al Valor Militare che ne fregiano la Bandiera. Ma è stato anche scuola dove generazioni di Italiani hanno imparato ed esercitato le migliori virtù civiche.
Lo dimostrano i Caduti, ai quali rivolgiamo un deferente e commosso pensiero, che attraverso un ingente tributo di sangue sparso dal Grappa a Vittorio Veneto nella Grande Guerra, da El Alamein alle battaglie del Don nel secondo conflitto mondiale, fino alla Guerra di Liberazione, ma anche nelle missioni italiane all’estero, hanno sacrificato con generoso altruismo la propria vita per il bene dell’Italia.
Una fedeltà al Paese che non è mai venuta meno e che suscita ammirazione da parte di tutti ogni volta che i nostri Soldati, con grande professionalità ed ammirevole spirito di solidarietà, intervengono in Patria nel controllo del territorio per la salvaguardia e la sicurezza, nelle emergenze ambientali e nelle missioni all’estero sotto il mandato delle Organizzazioni Internazionali.
Ufficiali, Sottufficiali, Volontari, Personale civile dell’Esercito,
siate dunque orgogliosi di appartenere alle vostra Forza Armata e continuate ad operare per la sicurezza del Paese, che con onore rappresentate.

Gli Italiani confidano in Voi, nella vostra determinazione nel perseguire il bene collettivo e nella vostra fedeltà ai valori costituzionali.

Vi giunga nell’odierna ricorrenza il mio saluto più caloroso e il sentito augurio di sempre maggiori fortune.

Viva l’Esercito Italiano!
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia!”

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