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Pubblicato il 26/08/2020

IL MILITARE INDAGATO DI RAZZISMO PERCHE’ HA RIMPROVERATO IMMIGRATI NEI CAMPI SENZA MASCHERINA

Lo stato si scatena contro un militare sulla base della denuncia di un immigrato . Sanzioni disciplinari e accuse infamanti per chi ha fatto molte missioni e ricevuto numerosi encomi di servizio.

PARMA – Il militare indagato per razzismo fa parlare il suo avvocato: “li ha rimproverati soltanto perché non portavano la mascherina. Venti braccianti che lavorano gomito a gomito senza indossare i mezzi di protezione andavano sicuramente sanzionati. E stato a quel punto che avrebbe esternato le sue opinioni ( al momento dei fatti si trovava anche un commilitone) circa la presenza degli immigrati ed extracomunitari nel territorio italiano”. Il timore del militare era un eventuale contagio da covid 19 dovuto alla superficialità ed all’incuria degli stranieri. Per questo aveva auspicato che potesse governare qualcuno in grado non solo di far fronte al fenomeno dell’immigrazione ma anche di fare in modo che gli ospiti in territorio italiano rispettassero la legge . «Ha solo esternato le proprie idee, il diritto di critica. Dunque il mio assistito non avrebbe commesso alcun reato», spiega l’avvocato Vellucci che aggiunge: «Aver esternato le proprie opinioni circa la possibilità di legiferare pene più severe nei confronti di chi trasgredisce la legge ed è ospite in una terra che non gli appartiene, non è certo da considerare un reato né tanto meno deve essere tacciato di razzismo».
Intanto la procura militare ha avviato gli accertamenti per verificare se necessario adottare un provvedimento.

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