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Pubblicato il 21/10/2021

IL MUSEO DEL PIAVE CERCA VOLONTARI

Corriere delle Alpi sezione: CRONACA data: 21/10/2021 – pag: 34

Un mitra “Sten” arricchisce l’offerta del Museo del Piave

Perin: «La struttura è aperta di domenica Servono volontari per aumentare gli orari»


BELLUNO – È in arrivo un nuovo allestimento al museo del Piave “Vincenzo Colognese” di Caorera: si tratta di un mitra inglese risalente alla Seconda Guerra Mondiale, un modello MkII Sten, le cui caratteristiche (le dimensioni, la possibilità di smontare il calciolo), lo rendevano specifico per l’uso nelle attività di guerriglia. Il caricatore da trentadue colpi garantiva inoltre un elevato volume e cadenza di fuoco. Il pezzo andrà quindi ad arricchire ulteriormente una struttura che conta già di altri numerosi reperti relativi al periodo bellico, tra i quali l’aereo di Francesco Baracca e soprattutto il volo multimediale: un simulatore che consente ai visitatori di sperimentare in prima persona l’ebbrezza del librarsi in cielo.«Grazie alla Soprintendenza di Roma, ed in particolar modo del dottor Glauco Angeletti» spiega il presidente del museo Diotisalvi Perin, «al museo aggiungiamo un’altra arma storica, che si annovererà così alle molte altre inserite in tempi recenti relative al 1800 e anche alla seconda guerra mondiale».Lo Sten è un mitra che è stato in uso anche ai partigiani che operavano nel territorio del Basso feltrino. Quello che sarà esposto nel museo di Caorera era utilizzato da un certo “Furioso”: il nome lo si evince sul lato destro del mitra, dove è stato inciso e dove lo si può tuttora notare. La didascalia è oltretutto riportata in un libro di Daniele Ceschin, “La violenza della X mas”, che verrà appoggiato sopra la vetrina espositiva, per immergere i turisti nel contesto della guerra.Perin racconta che mitra di questa tipologia, «sono storicamente legati all’eccidio sul Piave a Ponte della Priula, di 113 persone, prelevate dai partigiani nel collegio dei preti Brandolini di Oderzo e accusati di essere collaborazionisti dei tedeschi o sospettati di fare parte della Repubblica Sociale Italiana e che il museo del Piave ha posto a perenne ricordo affinché parenti, amici e uomini di pace possano visitare questo luogo insanguinato per pregare, riflettere, o posare un fiore. In loro ricordo una grande targa con nomi e cognomi e data e luogo di nascita a partire da un innocente quattordicenne».Oltre al nuovo reperto, il museo ha bisogno di volontari. «Ci servono forze fresche: con l’aiuto di altre persone riusciremmo ad ampliare l’orario del museo, che per ora rimarrà aperto solo la domenica» conclude Perin. Durante la settimana alle scolaresche sarà concessa la possibilità di visitarlo previa prenotazione sul sito del museo.

ndr- Indirizzo:Piazza Caorera, 1, 32030 Caorera BL 0439 789009

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