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Pubblicato il 18/04/2019

IL NONO REGGIMENTO COL MOSCHIN RITORNA AL GRIGIOVERDE

PARMA- Il 18 Aprile alla Caserma Vannucci di Livorno si è celebrato il “ritorno” del Nono Reggimento Col Moschin, formato dagli incursori dell’Esercito Italiano, al basco grigioverde.Il cambio ha un doppio significato: ricordare col nuovo copricapo quello della prima guerra e l’altro indossato dopo la seconda mondiale, quando il plotone speciale e la successiva Compagnia Speciale, embrione delle Forze Speciali dell’Esercito della Repubblica Italiana, avevano il basco di quel colore.

Il Reggimento ha intrapreso nel tempo una lenta ricerca di “originalità”.
Dopo essere confluiti nel ComFose, li abbiamo sentiti urlare “ARDITI” il 2 Giugno del 2018, in via dei Fori Imperiali; prima era stato adottato il simbolo omerale che ripende quello degli Arditi del Grappa e oggi il ritorno al copricapo col colore del passato.

Gli incursori in ervizio hanno invitato alla Caserma Vannucci anche i molti incursori in congedo, a cui è stato consegnato il nuovo basco.


Con un pò di malinconia , forse dovuta al grandissimo affetto che ci lega a questo eccezionale Reparto, li abbiamo visti togliersi il copricapo amaranto e calzare tutti, all’unisono, quello nuovo e poi, sorridenti e compatti come sempre, scattare la foto “di Famiglia”. Si capisce bene che si sentono veri Fratelli,gli arditi anziani con quelli in servizio.


Era presente alla cerimonia il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, che aveva dato l’annuncio del cambio del 2018, raccomandando agli incursori di contiuare ad assoiare anche la parola “Folgore” al loro nuovo urlo di battaglia.

Schierati nel piazzale c’erano tutti i reparti del Comando Forze Speciali dell’Esercito di Pisa: il 4° reggimento alpini paracadutisti, il 185° RRAO e il 28° “Pavia”. Era inoltre presente la Banda ed una rappresentanza della brigata paracadutisti “Folgore”, a simboleggiare il legame con il “DNA”


A confermare l’importanza del momento, tra le autorità erano anche presenti il comandante delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER COE), generale di corpo d’armata Federico Bonato e il comandante del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS), generale di divisione Nicola Zanelli, il sig. prefetto di Livorno dott.ssa Annamaria Manzone e una rappresentanza delle autorità locali e dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito.

Dopo il lancio di alcuni Incursori Istruttori di paracadutismo col tricolore , le insegne dell’Eserciro e quelle del “Col Moschin”, il comandante di reggimento ricordato come il Reparto senta forte il legame imprescindibile sia con i Reparti Arditi operanti nei due conflitti mondiali sia con la brigata Folgore.
E’ stato il generale Farina a consegnare il nuovo basco , calzandolo sul capo del comandante degli Arditi, il quale, successivamente, ha dato l’ordine al reggimento schierato di indossarlo.

Poi è stata la volta della consegna dei brevetti all’ultima sezione di allievi che ha terminato i due anni di iter. Da oggi anche loro entreranno in questa elite di Soldati-





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