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Pubblicato il 22/09/2022

IL NUOVO EGITTO E LA NUOVA EL ALAMEIN

Foto sopra: una parte della New Cairo City che dovrà decongestionare la capitale .


AW

PARMA- Il viaggio per organizzare il lancio sulle postazioni della Folgore in occasione dell’Ottantesimo della Battaglia,è avvenuto in un Egitto cambiato. In Meglio, a cominciare dall’aeroporto internazionale nuovissimo, pulito e bene organizzato. Le statistiche dicono che è diventato il secondo aeroporto dell’Africa. La sala arrivi prima della dogana è ampia, pulitissima, veloce e scorrevole; sono aumentati gli sportelli per l’acquisto della “marca/visto” e ci sono addetti alla distribuzione della “domandina” da compilare.


TRAFFICO ORGANIZZATO E PULIZIA
Dall’aeroporto verso il Cairo hanno decuplicato la estensione di lunghi viali alberati con palme, aiuole, giardini , panchine e molti addetti che innaffiano.
Marciapiedi puliti, così come la sede stradale-
I Poliziotti sono numerosi ma sono scomparsi i blindati e le postazioni di mitragliatrici e non si ha la sensazione, come alcuni anni orsono, di uno stato di allerta.
Piazza Tahir , famosa per gli scontri della rivoluzione del 2014, è stata ampliata, ripulita, arredata con eleganza e arricchita con alberi.

I casermoni che strangolavano e chiudevano la vista delle piramidi sono stati in parte abbattuti e si prevede, mi dice l’autista, di eliminarli tutti. L’intera zona avrà oltre cento metri di area di rispetto a 360 gradi. Nei pressi dell’area monumentale è stato costruito il Museo Egizio ( foto sotto)



GRANDI INFRASTRUTTURE
Al Cairo e in ogni direzione dello sguardo ci sono cantieri edili, stradali, di ponti, svincoli e sopraelevate.Il traffico in città è stato fortemente alleggerito anche da un gigantesco e modernissimo ponte che supera a due campate la città vecchia che imbottigliava la tangenziale insufficiente ed obsoleta. La ferrovia ad alta velocità che collegherà nord e sud verrà completata entro il 2023 ed i suoi piloni affiancano le arterie stradali a 7 corsie per senso di marcia che portano a nord. Quattro nuove tangenziali hanno finalmente reso fluido il traffico infernale che aveva resa tristemente famosa la capitale-
Il Governo sta costruendo anche la “New Cairo City”, che decongestionerà ulteriormente la capitale , su una estensione di 60 x 60 chilometri di lato dove l’orizzonte è coperto da torri, grattacieli e centinaia di gru che alimentano i cantieri aperti 24 ore al giorno.
CASE POPOLARI
Chi ha attraversato la città con la vecchia viabilità ricorda i palazzoni sgangherati, fatiscenti , improvvisati che sembravano volessero crollare al passaggio dei camion. Ora sono scomparsi per oltre il 60% , per fare posto alle nuove viabilità. Gli abitanti sono stati trasferiti in periferia, in nuove palazzine colorate che affiancano le grandi arterie.

SUPERSTRADA NORD – SUD
Un di queste è la nuovissima EL DABA ROAD, che porta a nord, in alternativa alla principale.
I 260 chilometri che ci separano da El Alamein sono adesso collegati da questa seconda superstrada a sette corsie per senso di marcia, di cui due riservate solo ai camion, costruita in soli tre anni. E’ la strada del mare degli abitanti del Cairo, che da sempre frequentano la costa nord , prima raggiungibile a prezzo di code e ingorghi.
Ogni 4 chilometri ci sono sovrappassi decorati per la inversione ad U . Sono diminuiti i check point lungo il percorso, segno di un lento ritorno alla normalità dopo il terrorismo.
NEW EL ALAMEIN CITY
The new El Alamein city è una città con torri, grattacieli, tangenziali, centri commerciali. La industria petrolifera ha intensificato la trivellazione, e il “nostro” deserto ne risente, soprattutto nella zona nord, dove raffinerie e oleodotti con tubi ad alta pressione in PVC sono visibili. Presto si staccherà da Marsa Matruh,. acquisendo la configurazione di Governatorato.
Il “vecchio” e caotico borgo beduino è rimasto, resistendo non si sa per quanto ancora, e la “pista dell’acqua” che portava nel deserto è una strada a sei corsie che interconnette alla Daba Road. con pochi minuti di auto, contro l’ora e mezza prima necessaria con jeep 4×4.
La “Daba Road”, entra ad El Alamein perpendicolarmente e a metà del Fronte della Folgore all’altezza di Quota 105. Unico lato positivo: renderà più facile la logistica del lancio e degli accompagnatori.
Le autorità militari e di polizia , che hanno avuto nei nostri confronti un atteggiamento amichevole e disponibile, ci hanno segnalato che stanno riaprendo alla possibilità di avere permessi per entrare nel deserto. Ne parleremo nei prossimi mesi, per riorganizzare missioni di ripristino dei parchi storici. Sotto la versione grafica, ormai in gran parte realizzata , della NEW EL ALAMEIN-
La città avrà due milioni di abitanti e già ora ci sono tre università, due ospedali e alcune fabbriche di trasformazione ortofrutticola, mentre il deserto è stato irrigato per oltre cinque chilometri in profondità, creando aziende agricole e allevamenti bovini e di pecore, per assicurare lavoro e cibo alla popolazione.
Dal Cairo a El Alamein e dalle informazioni ricevute da alcuni imprenditori nazionali in viaggio di lavoro in Egitto, nessuna azienda italiana è impegnata nei giganteschi lavori di costruzione di ferrovie, strade, edifici, alberghi.

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