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Pubblicato il 28/01/2015

IL PARACADUTISTA USA LIBERATO DAI TALEBANI ACCUSATO DI DISERZIONE

Washington, 27 gen. Sarà incriminato per diserzione Bowe Bergdahl, il sergente americano rapito in Afghanistan nel 2009 e liberato lo scorso maggio a seguito di un scambio di prigionieri con i talebani.Le inchieste avviate dopo la liberazione hanno stabilito che Bergdahl, che allora era soldato semplice, fu rapito nel giugno di cinque anni fa dopo essersi allontanato dalla sua base per evitare di essere mandato in una missione pericolosa.

Il Pentagono lo scorso anno aveva annunciato l’avvio di un’inchiesta sulle circostanze del rapimento di Bergdahl a seguito della polemica scoppiata dopo la sua liberazione, con i repubblicani che criticavano la scelta dell’amministrazione Obama di accettare uno scambio con i talebani, considerata una deroga alla regola americana che impone di non trattare con i terroristi per la liberazione degli ostaggi. Ed inoltre sottolineavano come fossero sospette le circostanze che avevano portato al rapimento del giovane militare.

Lo stesso presidente Obama era intervenuto per difendere lo scambio, avvenuto di fronte a quelle che venivano definite come gravi preoccupazioni per la salute del militare e grazie alla medizione del Qatar. I cinque afghani detenuti a Guantanamo liberati nello scambio erano stati infatti trasferiti in Qatar dove, assicurava Obama, “saranno tenuti sotto controllo, verranno monitorate le loro attività.

“A prescindere dalle circostanze della sua cattura, qualsiasi esse siano state, abbiamo fatto tornare un soldato americano a casa, punto e basta – aveva concluso il presidente – Questo è quello che ogni madre e padre che inviano i figli al fronte si devono aspettare non solo dal comandante in capo ma dagli Stati Unit

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