CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 14/07/2014

IL PENTAGONO MANDA IN CONGEDO MIGLIAIA DI SOLDATI, COMPRESI GLI UFFICIALI I

Il Pentagono manda il “foglio rosa” (come viene chiamato il congedo, dal colore che ha il modulo che viene consegnato al militare, ndr), a centinaia di soldati delle’Esercito , compresi gli ufficiali in servizio attivo

Gli USA hanno pianificato la riduzione di migliaia di unità i ruoli degli ufficiali, compresi quelli che servono o che hanno recentemente servito in Afghanistan.

I funzionari del Dipartimento della Difesa dicono che i tagli al personale sono il risultato del piano di contenimento della spesa imposto dal piano nazionale che li impegnerà a ridurre il numero di soldati da 520.000 a 450.000.

Tha gli esuberi ci sono circa 2.600 capitani e alti ufficiali , il cuio destino sarà quello del licenziamento in tronco.

“La decisione di inviare il congedo ai soldati all’estero, in servizio attivo, è pericoloso e una pessima sceltra per il morale”, dice il maggiore generale in pensione Robert Scales, che aveva rivestito importanti ruoli nel settore dell’addestramento e reclutamento.

“Si mettono il soldato, le famiglie e gli uomini che sono sotto il loro comando, a rischio”, ha detto Scales. “I giovani ufficiali si chiedono chi sarà il prossimo. Come gli si può chiedere poi di essere efficienti?”
Una mossa simile fu fatta dopo la guerra del Vietnam, con un risultato disastroso in termini di impatto sociale e di malattie psichiche riscontrate a molti congedati.

L’esercito “è un approccio equilibrato che mantiene prontezza durante il tentativo di ridurre al minimo le turbolenze all’interno del corpo degli ufficiali.”
Il generale John Campbell ha dichiarato con un certo allarme al Congresso che 1.100 soldati, tra cui alcuni attualmente in servizio in Afghanistan, stanno ricevendo, senza preavviso, il gofoglio che li pone in quiescenza.

In Oklahoma il senatore James Inhofe, repubblicano membro del Comitato sulle Forze Armate del Senato, ha detto in risposta: “Il mio cuore va a questi uomini e donne che rischiano la loro vita e stanno facendo grandi sacrifici, ma che ora vengono allontanati dall’Esercito e non avranno lavoro quando torneranno a casa dalle loro famiglie “.

Leggi anche