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Pubblicato il 20/12/2013

IL PRESIDENTE NAPOLITANO AUSPICA MAGGIORE CONOSCENZA DEL LAVORO DEI MILITARI ITALIANI IN MISSIONE

ROMA- SEDE DEL COI – “Qualche volta si trascura di evidenziare i risultati dei nostri militari impegnati all’estero, risultati che danno pienamente ragione alla partecipazione italiana” a queste missioni internazionali. E’ il messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto lanciare oggi dal Coi dove, come ogni anno, si è collegato con i contingenti militari all’estero per gli auguri di Natale e fine anno.

“Dobbiamo riuscire a trasmettere agli italiani il senso della totale dedizione delle nostre Forza Armate al solo interesse dell’Italia – ha detto il capo dello Stato – i nostri uomini che oggi salutiamo alla vigilia di Natale sono sempre uno dei capitoli più importanti e gratificani per l’Ialia. Le situazioni in cui operano rimangono molto difficili ma dove ci sono stati progressi civili e opere realizzate per le popolazioni noi non valorizziamo abbastanza questi aspetti della presenza italiana. Anche in teatri ad alto rischio noi ci caratterizziamo per il rapporto con le popolazioni e per il miglioramento delle loro condizioni”.

Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa, Mario Mauro e dal Capo di Stato maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, si è collegato con i contingenti presenti a Kabul ed Herat in Afghanistan, con Naqoura in Libano, Kfor in Kosovo, con Tripoli in Libia, con i militari presenti negli Emirati Arabi e con la nave San Marco che opera nella missione Mare Nostrum e infine con l’ambasciata italiana a New Delhi per salutare i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Il ministro Mauro ha tracciato un bilancio delle missioni: “Ci sono 5700 uomini e donne impegnati in 3 continenti e 21 paesi, da quando è iniziata la missione Isaf in Afghanistan dieci anni fa la situazione ha prodotto una crescita del numero degli studenti che oggi sono ben 9 milioni tra uomini e donne, sono state costruiti 120 ospedali, decine di migliaia di km di strade e l’economia cresce a 2 cifre”.

Lo stesso si può dire per i risultati ‘civili’ in Libano, Kosovo e negli altri paesi. “oggi siamo sensibilmente meno presenti – ha osservato Mauro – perchè la spesa militare è un onere che grava sulla vita della nazione che oggi vive un momento difficile”. Parlando ai militari a Kabul ed Herat il presidente della Repubblica ha ribadito la “solidarietà alle famiglie dei caduti che hanno dato uno spettacolare esempio di senso della responsabilità e della dignità. Dobbiamo semmpre mantenere vivo il ricordo dei volti e dei nomi di chi si è sacrificato” in quella missione. Ai nostri soldati impegnati a Tripoli Napolitano ha detto che “la Libia è la situazione che ci tocca e ci preoccupa di più, perciò l’addestramento fornito dai nostri soldati è essenziale per una prospettiva di pacificazione e per superare i focolai di ribellione ancora presenti.

Ai marò il capo dello Stato ha rinnovato la vicinanza di tutto il paese “a questi nostri fratelli esposti
ancora alle incognite di una vicenda drammatica e tortuosa. Sono contento che i vostri familiari vi siano vicini in questi giorni e vi assicuro che noi vi staremo vicini fino alla conclusione della vostra drammatica avventura. Spero di rivedervi tra non molto al Quirinale”, ha concluso il Presidente.

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