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Pubblicato il 26/10/2022

IL RICORDO DEL SERGENTE MAGGIORE GIOVANNI ONANO LEONE DELLA FOLGORE DI EL ALAMEIN

Quest’anno il mio ricordo della battaglia di El Alamein sarà semplicemente quello di riportare lo stralcio di alcune lettere scritte da mio padre durante quei tremendi giorni e la lettera, emozionante per le espressioni usate, di un paracadutista a cui mia mamma si rivolse quando di mio padre non seppe più nulla.


PM 260 AS 30 Ottobre 1942
Lully mogliettina mia carissima.
Ieri notte dopo tanti giorni di attesa mi sono giunte le tue lettere del 17 e del 19 u.s. Al buio stesso appena mi è stata consegnata la posta per la mia sezione ho trovato le tue e le ho lette al debole chiarore della sigaretta. In quella del 17 mi dici “allegata lametta” ne ho ricevuto quattro e in mezzo a una di esse un francobollo da 30 centesimi. L’ho messo in tasca perché non so come usarlo…
…….
In questi giorni di lotta puoi ben capire quale vita stia conducendo, i bollettini di guerra pur nella loro laconicità ti possono dare un’idea.
Scrivo nella buca mentre sul capo sento il sibilo delle cannonate, le esplosioni si susseguono con rapidità e senza interruzione. Sono ormai sette giorni che combattiamo duramente.
…..

PM 260 AS 1 Novembre 1942
Lully mia mogliettina carissima.
Ieri notte io e con me tutti gli altri abbiamo atteso invano la posta, doveva giungere dopo il tramonto come al solito ma il camion non si è visto.
…..
Dormire, ecco un bisogno fisico che da un pezzo non posso assaporare, prendo ogni sera due pastiglie di SIMPAMINA per non lasciarmi vincere dalla sonnolenza, dalla spossatezza.
Se vai dal medico prova a chiedere quale effetto fa sull’organismo questo preparato che agisce sul sistema nervoso e …
Ignoro con quali sostanze venga preparata questa specialità ma non vorrei che continuando a prenderne dovessi domani risentirne. Ho l’impressione che ecciti il cuore.
……..
Come al solito mentre scrivo sono nella buca, sdraiato per terra in una posizione nella quale, se te la farò vedere quando vengo, mi dirai che non è possibile scrivere. Eppure bisogna adattarsi tesoro mio, di tanto in tanto bisogna muoversi perché si sente un formicolio a una gamba o a un braccio. Per quanto le notti siano abbastanza fresche le mosche non si decidono ad abbandonare il campo, ci tormentano continuamente, si posano in ogni posto e su ogni cosa. Il pane, l’acqua, tutto è preda di questi noiosissimi e schifosissimi insetti. Poi mi pare che quelle egiziane siano più noiose di quelle libiche, forse sarà una mia impressione!
……

De.ma Paola Pani
Quartier Generale Divisione “Folgore” – Ufficio Stralcio
23 Dicembre 1942
Gentilissima Signorina,
solo oggi mi è pervenuta la vostra dell’8/12 con la quale chiedevate notizie circa la sorte del vostro fidanzato Gianni, amico mio carissimo.
L’ultima volta che ebbi l’occasione di vedere l’amico è stato il giorno 2/11, in un momento in cui più aspra infuriava la battaglia, non potei neanche dargli la comunicazione che il comando gli concedeva la licenza richiesta perché in quel momento ben altre cose erano per aria. Dal giorno non lo vidi più: io, fortunatamente per i miei, ma non per me perché sarebbe stato più onorevole seguire la sorte dei camerati, sono riuscito a salvarmi e solo verso i primi di dicembre appresi che, molto probabilmente, Gianni era caduto prigioniero. Badate però che non è una cosa certa e quindi vi prego di non prendere per certezza quanto vi dico.
Ora sono all’ufficio stralcio della Divisione e se dovessi avere delle informazioni più sicure mi farò un dovere di rendervene edotta. Per il momento rivolgetevi al Ministero della Guerra Gabinetto che vi dirà in forma ufficiale la sorte del vostro fidanzato.
Dolente di non poter darvi più ampie notizie, vi prego gradire i miei distinti saluti, con l’augurio di presto potervi comunicare qualche buona nuova.
Distintamente.
Sandro Dejana

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