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Pubblicato il 29/07/2020

IL TRALICCIO DEL SALTO DI EMANUELE VETERE ERA STATO ABBASSATO A 60 METRI

PIOMBINO- Sulla morte del paracadutista Emanuele Vetere, in forza al nono Regimento e morto in conseguenza di una salto di base jumping, si sta facendo strada un dubbio angosciante che contrasterebbe fortemente con la sua meticolosità : forse non sapeva che quel traliccio era più basso di 45 metri rispetto a quando lo stesso era sotto ENEL, perchè da qualche mese Wind lo aveva rilevato dalla società elettrica e diminuito a 60 metri.

Amici, fidanzata e colleghi sono concordi nel ricordare Emanuele come una persona che si preparava con scrupolo e curava in modo maniacale la parte atletica e ogni dettaglio del proprio equipaggiamento, che controllava meticolosamente prima di ogni salto. Il suo paracadute è stato trovato parzialmente aperto accanto al corpo e su di questo non è stata prevista alcuna perizia.

Esperienza e materiali erano adeguati , quindi rimane la sola e agghiacciante ipotesi della errata valutazione dell’altezza.
Il traliccio era di soli 60 metri, contro i 105 di quando era ancora di proprietà Enel. Da quell’altezza i più esperti base jumper hanno dichiarato che non si lancerebbero. Molti ritengono che siano i 100 metri la quota minima di sicurezza.

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