Pubblicato il 23/01/2015
IL SOTTOSEGRETARIO ROSSI ALLA SCUOLA DI CONTRAEREA
Il Sottosegretario alla Difesa, On. Domenico Rossi, ha partecipato alla cerimonia del 100° anniversario della Fondazione della Specialità contraerei italiana a Nettuno in rappresentanza del ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti. Ad accogliere l’esponente di governo il vice sindaco della città di Nettuno, Giuseppe Combi, il Comandante del Comando Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito, Gen. C.A. Adriano Vieceli, il Comandante dell’Artiglieria Contraerei Gen. Carlo Zontilli ed il Reggente della custodia del Grifo Arciere, Gen. Massimo Iacopi. “Non possiamo dimenticare che la città di Nettuno rappresenta, di fatto, la culla dell’artiglieria contraerei italiana per averle dato i natali il 20 gennaio 1915 – ha detto il Sottosegretario Rossi – E’ in questa città infatti che il primo Reparto dell’Esercito Italiano della specialità venne costituito un secolo fa, alle dipendenze di una commissione interforze dell’Esercito e della Marina, allo scopo di studiare e sperimentare nuovi materiali destinati al tiro contro aeronavi. E fu ancora a Nettuno che 70 anni fa ebbe luogo il sanguinoso sbarco Alleato di cui ancora oggi si onora il ricordo. Il sacrificio di tutti quei ragazzi Caduti nel fiore della giovinezza, segnò la svolta del secondo conflitto mondiale, inaugurando un’epoca di libertà e di democrazia in Italia e in Europa. Oggi la NATO e l’Unione Europea sono due realtà ormai consolidate, che nel corso degli anni sono divenute punti di riferimento essenziali per gli ideali di libertà e democrazia che esse difendono e promanano – ha proseguito Rossi – nel mondo globalizzato l’impegno di garantire la pace, contenendo i conflitti le crisi regionali, non può più essere sostenuto dai singoli Stati, perché troppo oneroso e complesso. La difesa e la sicurezza del Paese deve essere sostenuta sempre più in un ambito multinazionale, interforze e interministeriale. In tale contesto – ha concluso il Sottosegretario alla Difesa – l’Artiglieria Contraerei, come altre specialità dell’Esercito non perderà la propria specificità ma acquisterà forza e “sapere operativo”, attraverso l’integrazione e lo scambio di esperienze in un sistema più ampio e condiviso tra le Nazioni”.
