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Pubblicato il 13/11/2017

IMMIGRAZIONE : UFFICIALI DI MARINA ACCUSATI PER NON AVERE SOCCORSO PIU’ VELOCEMENTE

Il gip di Roma Giovanni Giorgianni ha imposto il processo per due ufficiali della Marina e della Capitaneria di porto in relazione al naufragio avvenuto l’11 ottobre del 2013 in acque maltesi, a poca distanza da Lampedusa, nel quale morirono circa 300 migranti siriani.

Il giudice nel respingere la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura ha chiesto l’imputazione coatta per rifiuto di atti d’ufficio e omicidio colposo di Luca Licciardi, all’epoca comandante della sala operativa della squadra navale della Marina, e di Leopoldo Manna, in quel periodo responsabile della sala operativa della Guardia costiera. Il gip ha chiesto anche sei mesi di indagini aggiuntive per fare chiarezza sulla posizione di Catia Pellegrino, prima comandante donna della Marina militare, coinvolta nella vicenda perché al comando della nave Libra. Archiviate invece le posizioni dell’ammiraglio della Marina Filippo Maria Foffi e degli ufficiali Nicola Giannotta, Clarissa Torturro e Antonio Miniero perché erano nel di subordinati o estranei ai fatti.

Nota del Direttore
La magistratura vuole colpire i suoi Ufficiali di Marina per non avere più velocemente soccorso un barcone suicida che si era messo in mare in condizioni precarie, sovraccarico, imbarcando oltre 300 persone ( di cui 60 bambini) che contavano evidentemente sulla nave italiana e non su quella maltese. Il risultato sono 300 vittime tra i quali tutti i bambini. La colpa sarebbe dell’Italia, o meglio di alcuni ufficiali e non di chi ha messo in mare le vittime, di chi si è imbarcato pagando cifre astronomiche con le quali avrebero potuto vivere pe run anno nel loro paese o in quello costiero. Le inchieste hanno dimostrato che l’ 80% non ha diritto allo status di rifugiato perchè abbandona il suo paese per cercare soccorso e assistenza gratuita.
Inoltre: Malta aveva l’obbligo giuridico di intervenire essendo la postazione più vicina al natante in difficoltà, ma nessun passo legale è stato mosso per approfondire la posizione della guardia costiera di quell’isola.

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