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Pubblicato il 14/05/2018

IN ANTARTIDE COL PARACADUTE POI IN VETTA

IL MESSAGGERO VENETO DEL 12 MARZO
di Donatella Schettini
PORDENONE

Raggiungerà il Polo Sud Geografico in solitaria trainando una slitta e scalerà una montagna da oltre 4 mila metri. È “Antarctica Extreme” la nuova sfida dell’avventuriero pordenonese Danilo Callegari, quarta tappa del “7 Summits Solo Project”, progetto ambizioso e unico che lo vede impegnato a scalare le sette vette più alte dei sette continenti attraverso sette avventure. Dopo il Sudamerica, l’Europa e l’Africa e un anno di preparazione, a ottobre partirà per l’Antartide.Una avventura “mista”, con un percorso lungo i ghiacci e una scalata. Tutto rigorosamente in solitaria: «La particolarità delle mie avventure – racconta – è quella di fare più cose in una sola spedizione». Il 20 ottobre Callegari, nato nel febbraio del 1983 a Fiume Veneto, partirà dall’Italia alla volta del Cile, a Punta Arenas.

«Mi ci vorrà qualche giorno – dice – per una serie di pratiche e per sdoganare il materiale che mi servirà per l’avventura».Il 1° novembre un aereo lo porterà a Hercules Inlet, ai margini della banchina alla baia di Weddell. E qui comincerà l’avventura vera e propria: Callegari partirà verso il Polo Sud Geografico in solitaria.
«Trainerò – prosegue – una slitta di circa 160-170 chilogrammi con tutto il materiale occorrente per affrontare una distanza di mille 300 chilometri».

Conta di realizzarla in 60 giorni «e sarebbe – precisa – una prima italiana assoluta, perché nessuno fino ad ora ha raggiunto il Polo Sud Geografico in solitaria. Messner lo ha fatto, ma erano in due».La distanza percorsa prevista è di 27 chilometri e una volta raggiunto il Polo Sud comincerà la seconda parte dell’avventura: «Un aereo bimotore a elica mi porterà sul monte Vinson – prosegue Callegari -, la montagna più alta d’Antartide:
mi lancerò dall’aereo da 5 mila metri con il paracadute».Una volta a terra comincerà a scalare il monte da 4 mila 897 metri, considerato il “Tetto d’Antartide”, e quarta delle sette cime che si è dato l’obiettivo di scalare. Il 20 gennaio un aereo riporterà Callegari in Sudamerica e conta di rientrare, da vincitore ovviamente, in Italia verso la fine di gennaio. A conclusione, se l’impresa filerà liscia, Callegari sarà il primo uomo al mondo a raggiungere una cima continentale più alta, il Polo Sud Geografico in solitaria e autonomia e lanciarsi in solitario in paracadute.Un’avventura che Callegari sta preparando da tempo: «Ci sto lavorando da gennaio 2017 – dice – per individuare gli sponsor perché è una missione costosa. Questi mesi serviranno per la preparazione, l’allenamento tecnico, lo studio del territorio e della logistica». In questi giorni Callegari si sta preparando in Val di Fiemme, in Trentino. Un’impresa non esente da rischi. «Mi spaventa tutto – afferma – ed è normale in questo tipo di avventure. Mi allarmano le condizioni ambientali e climatiche che posso trovare, dove si scende a meno 50 gradi e il vento soffia a 100 chilometri orari».Una sfida è certo il lancio col paracadute. «I timori – sottolinea – sono legati al fatto che non tutto vada liscio, di farmi male, di compromettere la scalata ai colossi di ghiaccio perché i venti possono cambiare repentinamente».Ma la passione per l’avventura fa superare tutte le angoscie

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