EL ALAMEIN

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Pubblicato il 01/08/2010

IN MOMORIA DEI PARACADUTISTI DI TAKROUNA



COMMEMORAZIONE ALLA STELE DI TAKROUNA
ANNO 2010

Takrouna (Tunisia), un villaggio berbero in cima ad una rocca rocciosa che si erge ripida sulla pianura di Enfidaville, che nell’aprile del 1943 costituiva una formidabile posizione difensiva per le Forze Italo-Tedesche incalzate da sud da quelle inglesi.
Il 19 aprile il 28° Btg Maori della 9° Br. neozelandese, al costo di gravissime perdite, apriva un varco tra le casupole del villaggio, conquistando la vetta e sistemandosi a difesa della posizione.

Il Comando italiano disponeva un immediato contrattacco con un reparto di Granatieri di Sardegna che si batteva valorosamente senza però riuscire a conquistare la posizione fortemente difesa dal nemico.
La missione veniva così affidata ai superstiti del 285° Btg “Folgore”, inquadrati nel 66° Rgt. Fanteria “Trieste”, schierato alcuni Km. a nord di Takrouna.

Erano sopravvissuti circa 180 paracadutisti inquadrati in due compagnie, comandate rispettivamente dal Ten. Rolando Giampaolo e dal Ten. Orciuolo che, reduci della battaglia di El Alamein, avevano continuato a combattere lungo circa 2000 Km di deserto in una manovra in ritirata dall’Egitto fino in Tunisia.

La riconquista di Takrouna era così passata ai paracadutisti che, fiaccati nel fisico per l’estenuante impari lotta affrontata tutti i giorni e nel morale per la perdita di un gran numero di commilitoni (gli ultimi a Wadi Akarit sul fronte del Mareth nei mesi di marzo-aprile), raccoglievano tutte le loro forze e tutto il loro orgoglio per affrontare l’ultima possibilità di dimostrare il loro coraggio ed il loro ancora intatto spirito combattivo.

Venivano così impegnati in due giorni di duri combattimenti lungo le balze della rocca, contro i Maori neozelandesi che, ben schierati a difesa del villaggio, contrastavano l’avanzata dei paracadutisti con precisa azione di cecchinaggio.

Giunti a contatto con i Maori, i paracadutisti li affrontavano con le baionette e le bombe a mano, stanandoli casa per casa e costringendoli ad una precipitosa fuga lungo i dirupi.

Molti Maori venivano presi prigionieri e scortati nelle retrovie.
La posizione veniva mantenuta dai paracadutisti per 48 ore. Poi si scatenava il contrattacco inglese preceduto da un massiccio fuoco di artiglieria.

I paracadutisti, terminate le munizioni, in mancanza di ogni possibilità di ricevere rifornimenti, erano costretti a ripiegare, calandosi lungo una parete rocciosa. Per due giorni avevano combattuto il nemico strenuamente, avevano riconquistato Takrouna, avevano perso circa metà degli uomini, avevano dato il massimo di se stessi.

La battaglia di Takrouna fu il più importante evento bellico nel Nord Africa, dopo El Alamein, vissuto dai paracadutisti della Divisione “Folgore”. Esso fu riconosciuto con il conferimento di diverse medaglie al valore tra cui ricordiamo le Medaglie d’Argento al Ten. Rolando Giampaolo ed al S.Ten. Cesare Andreolli che andavano ad aggiungersi a quelle conferite per gli avvenimenti a Wadi Akarit al Ten. Ludovico Artusi, al S.Ten Cesare Cristoforetti, al cap. magg. Giambattista Corlazzoli ed allo stesso Ten. Rolando Giampaolo.

Per ricordare questa battaglia il giorno 24 aprile 2010 si è tenuta presso la Stele eretta ai piedi della Rocca di Takrouna, a ricordo dei paracadutisti della Divisione “Folgore” caduti nell’adempimento del loro dovere, una cerimonia commemorativa organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi.

Erano presenti alla cerimonia l’Ambasciatore Pietro Benassi che ha tenuto un emozionante discorso commemorativo, l’Addetto Militare C.Amm. DeFelice, il T.Col. Ugo Cantoni, perfetto organizzatore della cerimonia, le Autorità locali e molti Addetti Militari delle Ambasciate dei Paesi accreditati a Tunisi con i loro familiari.

La rappresentanza giunta dall’Italia era costituita dal T.Col. Fedele Aloè del 66° Rgt. Fanteria della Br. Friuli, accompagnato da un sottufficiale ed una soldatessa, da un Nucleo di Carabinieri dell’Associazione Carabinieri in congedo, Sezione di Bobbio (PC), dal Ten (ris) Rolando Giampaolo, dal Gen.B. (aus) Salvatore Iacono, dalla S.ra Lucilla Andreolli (figlia del S.Ten: Andreolli) che hanno partecipato a titolo personale. Erano presenti anche diversi paracadutisti in congedo residenti in Tunisia fieri di indossare il loro basco amaranto.

Al discorso dell’Ambasciatore ha fatto seguito la deposizione di 4 corone: da parte dell’Ambasciata Italiana, dell’Associazione Carabinieri, del 66° Reggimento fanteria e quella di Rolando Giampaolo e Lucilla Andreolli in ricordo ed onore dei rispettivi genitori che a Takrouna hanno scritto una pagina del loro valore di soldati.

Al termine della cerimonia tutti i partecipanti sono stati invitati al ritrovo in cima alla Rocca dove la gentilissima S.ra Aida aveva preparato un rinfresco a base di prodotti tipici locali.


NOTA
La Sezione ANPd’I di Livorno ha organizzato un Soggiorno in Tunisia con cerimonia commemorativa alla Stele di Takrouna nel periodo dal 6 al 13 settembre 2010.
Per informazioni rivolgersi alla Sezione tel. 0586887552 o al suo Segretario, par. Mario Talerico cell. 3393287164 o direttamente all’Agenzia di Viaggi Filo Rosso di Livorno, tel. 0586442220

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