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Pubblicato il 09/12/2016

IN RICORDO DELLA MAVM LEONE DI EL ALAMEIN LUCIANO MAIOLATESI

ANCONA- Domenica 11 dicembre a Belvedere Ostrense (AN) la sezione ANPd’I di Ancona ricorderà la la M.A.V.M Luciano Maiolatesi (a destra nella foto, ndr) nel XXV della sua scomparsa.

Il nostro Luciano fu tra i primi a raggiungere il 1° luglio 1940 la Scuola di Tarquinia e a conseguire il brevetto di Paracadutista come fu tra i primi a ricevere il 23 ottobre 1942 l’urto nemico essendo, quale appartenente alla 6^ compagnia Grifi del 2° Battaglione, distaccato al Raggruppamento Ruspoli a quota 105.
In quelle tragiche ore rifulse l’eroismo di Luciano così come quello degli altri Paracadutisti della Folgore. Maiolatesi fu decorato al Valor Militare dietro richiesta del suo Comandante Magg. Zanninovich.
Lo stesso spirito ha caratterizzato tutta la vita di Luciano meritandogli rispetto e stima di chiunque, militare o civile , abbia avuto il privilegio di conoscerlo. Non è casuale che il Comune di Belvedere Ostrense suo paese natio e la Città di Jesi luogo di sua abituale residenza abbiano intitolato una via e una piazza a questo loro figlio illustre che ha, durante il periodo della sua illuminata presidenza di Sezione, contribuito tra l’altro e in maniera significativa con costante e appassionata opera a ridare il giusto posto nella memoria e nella Storia agli eventi bellici di Filottrano del luglio 1944 e al sacrificio dei “RAGAZZI della NEMBO”.
Caporale paracadutista mitragliere capo arma già distintosi per intelligenza ed ardimento in precedenti azioni, attaccato da forze preponderanti contribuiva col fuoco calmo e preciso della sua arma a respingere un accanito attacco. Nuovamente attaccato, sorpassato, ma non sopraffatto dal numero e dai mezzi, continuava a rimanere al suo posto ed a dirigere il micidiale fuoco della sua arma. Gravemente ferito, esaurite le munizioni, rimasto con pochi valorosi, persisteva in tenace lotta a colpi di bombe a mano finchè riusciva, in virtù di audacia e stoica fermezza, a rintuzzare l’aggressività dell’attaccante. ( A.S.24 ottobre 1942)>.

Ferito gravemente alla mano destra, Luciano dopo la cattura viene sommariamente medicato ed inviato nel campo di prigionia nella zona dei laghi amari del Canale di Suez. In seguito, viene considerato dagli inglesi non idoneo al combattimento e viene scambiato tramite una nave Ospedale con altrettanti prigionieri inglesi, sbarcando nel porto di Bari alla fine del 1942. Rientra nella sua Jesi e viene assunto dal Comune quale Usciere. Il Comandante Zanninovich lo propone per la M.A.V.M. che dopo il conflitto gli viene concessa con la seguente motivazione:

La ferita non si rimargina e deve sottoporsi ad interventi chirurgici per evitare la cancrena. La sera del 3 maggio 1956, dall’Ospedale Rizzoli di Bologna dove era ricoverato . Ecco come viene citato dal libro di Caccia Dominioni “ALAMEIN 1933 – 1962 a pag. 345: Luciano MAIOLATESI, medaglia d’argento, il paracadutista del II battaglione, scrive una lettera al suo antico maggiore, il generale Zanninovich. Non è una lettera come le altre, perché Maiolatesi usa per l’ultima volta la sua mano destra, ferita tanti anni prima ad Alamein,incessante tormento che finalmente, con l’amputazione stabilita per l’indomani, cesserà.

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