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Pubblicato il 21/02/2015

IN RICORDO DI DANIELE SPIONE ARTIGLIERE PARACADUTISTA IN CONGEDO

LA SEZIONE DI MONZA INTESTA IL 73° CORSO DI PARACADUTISMO ALLA MEMORIA DEL PAR. DANIELE SPIONE

di Francesco Crippa

Eravamo veramente in tanti ieri sera per la cerimonia di intestazione del 73° corso di paracadutismo brevettatosi lo scorso mese di gennaio.
Tanti paracadutisti e soci hanno accolto e si sono stretti intorno ad Antonella, Daniela, Alessandra e Nicoletta (rispettivamente moglie, figlie e sorella) per ricordare Daniele Spione.
Daniele, caporal maggiore, artigliere paracadutista del 5° / 2° / 82 scomparve il 28 ottobre del 2008 dopo una lunga malattia che lo costrinse sulla sedia a rotelle gli ultimi anni della sua vita.
Solo pochi giorni prima, il 25 ottobre, eravamo insieme a lui e a Gianfranco Paglia a Livorno per la festa della Brigata.
Per la sua determinzione, carattere e coraggio nell’ affrontare l’ avverso destino Daniele è diventato uno dei simboli della nostra sezione e ieri ad onorare la sua memoria c’era anche Carlo Murelli, inossidabile e magnifico esempio di UOMO/FOLGORE.
Non ha voluto mancare, il “Carletto”, accompagnato dal presidente della sezione di Lecco Arnaldo Tavola e da Maurizio Chierichetti.
Abbiamo ripercorso, attraverso gli scritti di Daniele e le sue fotografie, la sua “storia” di paracadutista iniziata all’ età di 16 anni trovando per caso e leggendo un libro: “I Ragazzi della Folgore”.
Una storia da lui riportata su un sito da lui creato e ancora tutt’ora accessibile e fermo a quel 28 ottobre del 2008: www.uomofolgore.it.
I ragazzi del 73° corso hanno così potuto conoscere Daniele Spione e siamo sicuri che, dopo le emozioni di questa serata ricorderanno per sempre il suo nome.
Naturalmente “Carletto” Murelli ha personalmente brevettato tutti i neo paracadutisti tra cui anche due ragazzi della sezione di Desio accompagnati dal presidente Roberto Duoccio.
L’ emozione l’ ha fatta da padrone e non poteva essere diversamente, ma siamo sicuri che è anche da momenti come questi che si crea quello Spirito e quel senso di appartenenza che devono prevalere su qualsiasi altro fattore.

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