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Pubblicato il 19/01/2019

INCURSORI DI MARINA: CON I VFP1 TROVATA LA FORMULA PER RINGIOVANIRE IL GOI

Venerdì al Varignano 12 nuovi incursori hanno ricevuto basco e brevetto dal Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra Valtr Girardelli. I dodici neo-incursori hanno gettato il berretto da allievi per sostituirlo con il basco. E ogni cambio di cappello è stato scandito dallo scoppio di un petardo.

LA SPEZIA- “L’indossare il basco verde è un segno distintivo unico che vi consente di entrare in un gruppo ristretto di uomini a cui viene riconosciuto un elevato pregio – ha detto – ma allo stesso tempo vi carica della responsabilità di continuare a mantenere elevato il vostro standard professionale, di migliorarlo costantemente e di trasferirlo alle giovani leve”.

La tradizionale cerimonia di consegna del basco verde è stata preceduta dalla deposizione di una corona in onore di tutti i caduti di Comsubin, che i neo brevettati e i loro padrini, gli incursori del XIX corso del 1968, hanno collocato nella Cappella del Varignano intitolata a Cristo Re.

LA SOLUZIONE AGLI ARRUOLAMENTI : PUBBLICITa’ e VFP1
Il GOI ha trovato la strada per rinforzare e ringiovanire le fila dei suoi arditi incursori. La selezione che comincia dai VFP1 inizia a dare i primi risultati, sebbene con uno standard addestrativo senza sconti: nel 2018 su oltre mille domande presentate, furono ammessi ammessi al 68° corso ordinario 21 aspiranti e guadagnarono il basco verde in tre. Quest’anno gli ammessi al corso – ha detto il capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli – sono stati una trentina e i brevettati circa 12. QUELLO di quest’anno è il numero più alto di nuovi operatori brevettati dal 1995.
Il vertice della Marina e del gruppo esprimono soddisfazione , perchè inverte una tendenza al forte calo di vocazioni degli ultimi anni, al punto che l’età media del personale in servizio si era innalzata per mancanza di turn over.
«Un problema comune a tutte le componenti specialistiche – ha sottolineato l’ammiraglio di divisione Paolo Pezzutti -. Il nostro obbiettivo è arrivare a una quindicina di incursori l’anno che ci consentirà in poco tempo un significativo ingresso di nuove forse nelle linee operative». «Abbiamo affinato le modalità dei concorsi – ha detto Pezzutti – abbiamo incrementato la presenza mediatica per avvicinare i giovani a questa professione stupenda e unica nel suo genere».


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