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Pubblicato il 26/08/2021

INFERNO A KABUL: ATTACCO SUICIDA IN ZONA INGLESE E SPARI A C130 ITALIANO


UN KAMIKAZE SI È FATTO ESPLODERE IN UNA ZONA CHIAMATA “IL CANALE”, APPENA FUORI LO SCALO, DOVE CI SONO MIGLIAIA DI PERSONE IN ATTESA DI FUGGIRE DAL PAESE. IN QUELL’AREA OPERANO PRINCIPALMENTE LE TRUPPE BRITANNICHE

La giornata all’aereoporto di Kabul è stata funestata da due episodi entrambi indice di una crescente situazione di pericolo:
C’è stato un attentato all’ingresso sorvegliato da inglesi e americani. Ci sono feriti e numerose vittime tra cui anche dei bambini. Secondo fonti presenti sul luogo si tratterebbe di un attacco kamikaze. Alla deflagrazione avrebbe fatto seguito una sparatoria. Tra i morti ci sono soldati statunitensi, mentre sarebbero feriti diversi britannici. L’ambasciata francese ha esortato i civili afghani ad allontanarsi dalla zona dell’aeroporto e mettersi al sicuro per la possibilità di una nuova esplosione. Ci sarebbero anche dei soldati americani tra i feriti dell’attentato.


Poco prima, la pilota un C-130J della 46esima Brigata aerea di Pisa, appena decollato dall’aeroporto di Kabul ha notato dei dei traccianti di armi da fuoco nelle vicinanze del velivolo.

Messe in atto le manovre evasive, per ridurre al minimo l’esposizione al potenziale fuoco nemico, ha proseguito il volo.

Nè gli occupanti nè il velivolo hanno riportato danni. A quanto apprende l’AGI, il fuoco è stato aperto quando il velivolo aveva già staccato le ruote dalla pista dell’Hamid Karzai Airport, con i motori alla massima potenza per consentirne il decollo. Secondo quanto riferito dalla giornalista di Skytg24 Simona Vasta, che era a bordo del C130 preso di mira a bordo del velivolo «ci sono stati attimi di panico».
Manovre come quelle eseguite dalla pilota del C-130J fanno parte del normale addestramento dei militari italiani, previsti in teatri operativi ostili come l’Afghanistan

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