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Pubblicato il 01/09/2022

IRAQ CURDO -AREA DI ERBIL- ASSALTI AD AZIENDA DI RICERCA GAS- PETROLIFERA AMERICANA

A Erbil sono presenti i militari italiani della missione Prima Parthica

Gli appaltatori americani, rientrati dopo alcuni attacchi missilistici in Luglio, stavano lavorando all’espansione di un giacimento petrolifero nel nord dell’Iraq . Dopo una serie di missili piovuti nelle vicinanze dell’insediamento sono stati costretti ad andarsene senza una data di rientro prevista, secondo quanto riferito da fonti dell’industria e del governo curdo.

Il piano di espansione di Khor Mor, uno dei più grandi giacimenti di gas dell’Iraq, mira ad aumentare la produzione in una regione che ha estremo bisogno di gas per generare energia e porre fine alle interruzioni di corrente quasi quotidiane.

Da quando gli attacchi hanno colpito il giacimento il 21 giugno, Exterran è stato il terzo appaltatore a smobilitare; due subappaltatori turchi, Biltek e Havatek, avevano già interrotto le operazioni.
Un futuro inaspettato

L’anno scorso, il governo curdo e l’azienda energetica nazionale KAR Group hanno concordato di collaborare per la costruzione di un oleodotto che correrà parallelamente a una condotta sotterranea da Khor Mor alla città di Dohuk, più vicina al confine con la Turchia, passando per la capitale provinciale Erbil.

I ritardi potrebbero comportare multe significative per l’indebitato governo curdo e mettere in pausa i progetti di esportazione del gas.

I primi tre attacchi missilistici sono stati lanciati dal campo di Khor Mor, che è essenzialmente una terra di nessuno tra l’esercito iracheno, le forze curde e i militanti sciiti.

Ci sono regioni in cui né l’esercito iracheno né le forze curde possono arrivare a causa di un disaccordo sull’autorità territoriale, creando un vuoto di sicurezza in cui operano le milizie.

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