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Pubblicato il 25/08/2021

IRAQ E AFGANISTAN- INQUIETANTI SIMILITUDINI

La conquista dell’Afganistan da parte dei talebani e il caotico ritiro dell’America dal paese, hanno fatto risuonare campanelli d’allarme nel vicino Iraq, dove è in atto la seconda “guerra senza fine” che gli Stati Uniti intendono cessare nel 2021, con il ritiro.

Molti politici e altrettanto numerosi esperti iracheni hanno espresso profondo sconcerto per l’improvviso crollo afghano di Washington e temono che un ritiro dall’Iraq possa avere un forte impatto psicologico negativo sulle truppe locali ed un altrettanto forte stimolo per i guerriglieri a tentare la stessa impresa.
L’amministrazione di Baghdad ha molte somiglianze con quella che è appena crollata a Kabul; anche l’Iraq è uno stato ancora estremamente fragile, nonostante i 18 anni di occupazione.
Anche l’Iraq ha un governo centrale che manca di autorità nazionale ed è accusato di corruzione, settarismo e incompetenza.

Sia Baghdad che Erbil – la capitale del nord iracheno controllato dai curdi – hanno ricevuto colossali aiuti militari e finanziari dagli Stati Uniti e dai loro alleati dal 2003.

Le forze di sicurezza irachene in gran parte addestrate dall’occidente rimangono divise, con la loro lealtà ed efficacia spesso messe in discussione, come le forze di sicurezza nazionali afgane addestrate dagli Stati Uniti che si sono rapidamente sgretolate dopo il ritiro delle truppe statunitensi.

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