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Pubblicato il 14/05/2021

IRON DOME: I SISTEMI ISRAELIANI CHE INTERCETTANO QUASI TUTTI I RAZZI DI HAMAS

credit: Nehemia Gershuni, www.NGPhoto.biz

PARMA- Lo scudo di ferro, Iron Dome, ovvero la difesa contro i 1.050 missili lanciati da Hamas contro Israele ha funzionat. Il sistema ha abbattuto oltre il 90% dei razzi di Hamas.
Il costo di questa ingente attività di difesa in due giorni ha superato i 50 milioni di euro. Il sistema è in funzione dal 2011. Il sistema ha un potentissimo radar, l’ ELM-2084 , che intercetta le partenze a breve raggio dando l’allarme a razzi, artiglieria e mortai e consente di allertare per tempo aerei, elicotteri e missili da crociera.
Si tratta di un vero e proprio controllo selettivo, che prevede dove cadrà il razzo ostile e si attiva solo per quelli che minacciano aree popolate lasciando passare quelli destinati a cadere in mare o in aree deserte, contenendo costi grazie al risparmio di contromisure attive se non necessarie.

Nel 2007 il governo decise di iniziare il rogetto , dopo anni di progettazione e dopo una serie di attacchi missilistici che avvennero sia da Nord con 4.000 razzi Katyusha per mano di Hezbollah durante la seconda guerra del Libano che da Gaza, con altrettanti razzi Qassam. Il ministro della difesa del tempo era Amir Peretz, che diede inizio alle sperimentazioni, affidate alla Rafael Advanced Defense Systems, in abbinata con la Israel Aerospace Industries. Completato il 27 marzo 2011 , intercettò dopo pochi giorni il primo razzo lanciato dalla Striscia di Gaza verso la città meridionale israeliana di Ashkelon. Da allora, dice la società costruttrice , sono più di 2.500 le intercettazioni avvenute, con un tasso di abbattimenti del 90%. Il sistema è stato acquistato anche dagli Stati Uniti, che è entrato in società nel progetto.

La “freccia” del sistema è il missile intercettore Tamir, da 50mila euro cadauno, sottile e veloce , dislocato in batterie batterie mobili nei pressi deli grandi centri abitati e delle infrastrutture strategiche.
Il punto debole è un attacco al di sotto della distanza di 3 chilometri , perchè si attiva dai 4 ai 250 km. La saturazione dell’aria con lanci multipli ha generat da una parte l’esaurimewnto delle contromisure e dall’altra ha generato sovraccarico al sistema.

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