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Pubblicato il 25/08/2014

ISIS: IL PUNTO DI VISTA IRANIANO

ISIS: IL PUNTO DI VISTA IRANIANO

PARMA- Il quotidiano “Tehran Times” pubbliica oggi un articolo che riguarda “il tallone di Achille” dell’ ISIS.
Lo abbiamo tradotto per i nostri lettori


di Issa Rezazadeh

Perché ISIS ha scelto la strada nella decapitazione, del terrore, e degli atti orribili? Ci sono tre possibili spiegazioni.

In primo luogo, è la guerra psicologica un concetto chiave della strategia militare di ISIS. Essi credono che la paura sia un’arma molto efficace del loro esercito. ( ndr: la velocità con cui i visitatori dei siti sociali condividono i loro tre- quattro video tanto fa rli sembrare centinaia, è impressionante)

ISIS sa che tali azioni ben divulgate possono essere utilizzate come forte strumento di propaganda per espandere il ruolo del jihadisti nella società, convinte che i soldati britannici o americani saranno turbati da ciò che dovranno affrontare.

Ultimo ma non meno importante, il detto “le azioni parlano più forte delle parole”, è incarnato nella loro filosofia. Il terrore è una forma di propaganda con i fatti, tanto forte da attirare emuli in tutto il medio oriente , in Europa e negli USA. Il messaggio lanciato della decapitazione, dagli atti atroci continui e la profanazione del corpo rafforzano l aloro leggenda; l’esplosione di una bomba viene percepita dalla gente come meno violenta, anche se il bilancio delle vittime è maggiore.

Ora, la domanda è: come può un gruppo come ISIS con una mentalità tale, essere sconfitto? E ‘l’uso della forza militare, l’unica via d’uscita?

Non c’è dubbio che ISIS rappresenta una forza maligna. Il cosiddetto Stato islamico rivela una natura barbarica agli occhi di molti in questo mondo. Senza dubbio, l’isolamento di queste persone dal mondo islamico è una necessità come la vera immagine dell’Islam viene rovinata dalle loro convinzioni corrotti e sbagliate.

Il mondo islamico dovrebbe insistere che il terrore, decapitazione e atti orribili non hanno posto nell’Islam. E’ naturale per contrastare tali azioni ISIS e informare gli altri del loro comportamento dal cuore di ghiaccio. L’ISIS dovrà capire che questi atti rappresenteranno nel medio periodo una perdita delle battaglie.

Per questo motivo, è fondamentale il ruolo degli studiosi islamici per pianificare e attuare strategie per sradicare queste persone dalla faccia della terra.La cooperazione tra gli studiosi islamici è una pura necessità; gli studiosi islamici dovrebbero tenere a mente che il divario esistente tra di loro crea una piattaforma per ISIS per distruggere la vera immagine dell’Islam.

La Turchia riconosce ISIS solo perchè ha propri funzionari in ostaggio, nonostante il nuovo stato in Iraq ne minacci i confini .

L’Arabia Saudita è gravemente minacciata dalle vittorie ISIS. E’stato riportato il licenziamento del principe Bandar, che rivestiva importantio incarichi in quel paese, come fornitore principale di armi ai ribelli siriani, tra cui ISIS; il Abdullah ha quindi riconosciuto cghe il sostegno saudita aveva creato conseguenze impreviste. Un vero e proprio esercito proprio ai confini dell’Arabia Saudita è una minaccia molto più grave di un campo di addestramento a mille miglia di distanza, in Afghanistan.

Ecco quindi emergere il ruolo degli Stati arabi, Turchia, Egitto, Arabia Saudita e gli altri emirati del Golfo – come fondamentale per sconfiggere ISIS. Inoltre, la cooperazione tra gli studiosi islamici in questi paesi può far rispettare e accelerare il processo di isolare e sconfiggere ISIS. Al contrario, il divario esistente tra i leader islamici e studiosi islamici è la vera piattaforma per l’esistenza di ISIS.

In pratica, un gruppo che dichiara guerra alla razza umana, come ISIS, può forse essere fficace nei primi combattimenti, ma non può essere circoscritto a Siria e Iraq. ISIS ha bisogno di più spazio per sopravvivere. Il vero tallone d’Achille di ISIS sarà l’alleanza degli studiosi musulmanti e degli stati dove questi hanno influenza..

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