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Pubblicato il 15/02/2015

ITALIA PRONTA A COMBATTERE ISIS IN LIBIA. GLI UOMINI DELLA FOLGORE E DEL COMFOSE PRONTI A PARTIRE ?

ROMA L’Italia è pronta a guidare in Libia una coalizione di paesi dell’area europei e dell’Africa del Nord per fermare l’avanzata del Califfato, che è arrivato a 350 chilometri dalle nostre coste.

La nostra missione può essere numericamente importante, vista la comodità logistica.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti: “Ne discutiamo da mesi ma ora l’intervento è diventato urgente Ci saranno truppe di terra Dipenderà dallo scenario.Le stesse autorità libiche potranno richiedere un’operazione simile a quella in Iraq truppe che combattono l’Isis altre che presidiano il territorio Disponiamo di tre forze armate più i carabinieri che operano come un tutt’uno”-

I tempi
Il rischio è imminente e L’Italia ha esigenze di difesa nazionale. Il tempo dell’attesa non deve consentire all’Isis di conquistare la Libia

IL CONTINGENTE

ROMA I piani dell’intervento in Libia sono pronti.

Da settimane anzi mesi vertici militari li stanno definendo e ritoccando in queste ore alla luce della travolgente avanzata delle armate nere dell’Isis negli ultimi dieci giorni.
Sarà il COI-Comando operativo di vertice Interforze a Roma Centocelle, al cui vertice si trova il Generale dicorpo d’armata Marco Bertolini, a pianificare l’eventuale intervento.

E’ quasi cert0 lpimpigo di truppe di terra. Un ruolo centrale lo avranno i paracadutisti della Folgore Previsto l’impiego di una robusta componente di forze speciali sotto comando COMFOSE e dei carabinieri paracadutistidel Tuscania. Quasi certa anche una aliquota di fucilieri di Marina del San Marco.
LE NAVI

Schierate la portaerei Giuseppe Garibaldi e unità navali che pattuglieranno le coste e svolgeranno il trasporto truppe e materiali.
Sul dossier Libia si stanno applicando sia il capo di Stato maggiore della Difesa uscente l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli sia il generale Claudio Graziano che gli subentrerà tra pochi giorni il 28 febbraio che ha grande esperienza di operazioni.Sotto pressione i servizi di sicurezza tutta la rete d’intelligence in Nord Africa. I nostri agenti dei servizi sono concentrati sulla prevenzione di possibili atti terroristici pianificati in territorio libico ma da consumare in Italia anche se al momento fanno sapere fonti interpellate dall’Adn non emergono evidenze specifiche relative a un possibile attentato Anche l’allertamento delle

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