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Pubblicato il 15/10/2019

ITALIA – TURCHIA E PESHMERGA CURDI


I militari italiani supportano da anni sia la Turchia ( missione Nato Active Fence), che i peshmerga curdi nel Kurdistan iracheno.
Infatti c’è una presenza italiana di 130 militari dislocati a Kahramanmaras (cartina in alto, ndr), in Turchia, con un sistema antimissile nell’ambito di Active Fence. Si tratta di una batteria Samp-T che garantisce la difesa antiaerea e antimissile delle formazioni terrestri e concorre alla difesa integrata dello spazio aereo. Il sistema, che fa parte della difesa aerea integrata della Nato, ha il compito di neutralizzare missili balistici provenienti dalla Siria.

La Spagna fornisce il sistema Patriot , messo a disposizione nella vicina città di Adana.
Ad ERBIL , in Iraq del nord , 350 militari italiani addestrano da tempo i peshmerga curdi in funzione anti Isis nell’ambito della missione Prima Parthica , nel Kurdistan iracheno.

LE ARMI ALLA TURCHIA

Dalla “R E L A Z I O N E SULLE OPERAZIONI AUTORIZZATE E SVOLTE PER IL CONTROLLO DELL’ESPORTAZIONE, IMPORTAZIONE E TRANSITO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO“, presentata dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri onorevole Giorgetti, emerge che la Turchia è il terzo paese destinatario di armi italiane , in ordine di quantità ed importo. Il blocco annunciato dal Ministro degli Esteri Di Maio dovrà tenere conto delle eventuali conseguenze sull’industria armiera italiana. (ricerca effettuata da Antonello Gallisai)

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