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Pubblicato il 27/08/2021

KABUL- FINE MISSIONE- RIENTRANO ANCHE I PARACADUTISTI DEL 187mo REGGIMENTO


Rientrano i paracadutisti del 187mo Reggimento che a Kabul per quasi due settimane hanno difeso l’aeroporto, insediandosi a 800 metri da Abbey gate. Appartengono al 187° Reggimento della Folgore. A loro era affidata la sicurezza delle operazioni di imbarco con gli uomini della Brigata Sassari e gli incursori del Col Moschin. Il ponte aereo Kabul-Roma ha impegnato 1500 militari del Comando operativo interforze guidato a Roma dal generale Luciano Portolano. Il COI era eccellente prima, ed ora , con la trasformazione in COVI, il Comandante ha dimostrato di avere capacità, lucidità e uomini di primissimo livello al suo comando. Il complesso delle unità impegnate erano raggruppate in “task forces” con varie mansioni operative.

Possiamo immaginare con quanta amarezza i nostri militari ed il personale che ha operato a Kabul ha lasciato l’aereoporto di Kabul. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri, che si sono inventati ogni espediente utile per portare dentro l’aeroporto chi aveva collaborato con il contingente, saltando la calca. Grazie al Tuscania alcune decine di donne che avevano collaborato con due Ong sono state salvate. Gli hanno fatto mettere un fazzoletto rosso al braccio delle ragazze per distinguerle meglio nella folla , raggiungerle e “tirarle” dentro.
Un’altra Ong doveva disegnarsi una T nel palmo della mano. Un altro gruppo di incursori e di carabinieri paracadutisti del nono reggimento è entrato nei quartieri di Kabul per portare in salvo cinque missionarie dell’ordine di Madre Teresa e 14 ragazzi disabili.


“Abbiamo purtroppo dovuto assistere a scene drammatiche” ma “siamo riusciti in condizioni di assoluta emergenza a riportare a casa i nostri connazionali e alcuni dei nostri collaboratori afghani che in questi anni ci hanno consentito di operare in un contesto difficile. In Afghanistan stiamo assistendo ad una grande tragedia umanitaria e tutti stiamo dando il massimo mettendoci tutto il cuore e la professionalità di cui siamo capaci”. Lo dice all’ANSA Tommaso Claudi, console italiano, rimasto a Kabul per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco, 18 agosto 2021.
ANSA

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