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Pubblicato il 13/11/2022

KOSOVO: TENSIONI IN AUMENTO CON ETNIA SERBA

foto sopra: archivio- una delle tante esercitazioni che KFOR svolge regolarmante per addestrarsi al contenimento di tensioni sociali
ROMA – Diecimila kosovari di etnia serba nel weekend sono scesi in piazza nel settore nord di Mitrovica, la città che il fiume Ibar divide tra cittadini a prevalenza serba-ortodossa e zona a prevalenza albanese-musulmana.
300 agenti sui 994 serbi in servizio nel corpo di polizia del Kosovo (quasi tutti impiegati al Nord) hanno annunciato le dimissioni, quattro stazioni e i valichi di confine a Brnjak e Jarinje sono stati abbandonati, le guardie della compagnia privata di security “Balkan international” che proteggeva la missione civile europea Eulex hanno smesso di lavorare.

L’ultima volta era accaduto una decina di anni fa.La situazione potrebbe sfuggire di mano, precipitando il Kosovo del Nord in un altro conflitto.

Un altro motivo di tensione in arrivo potrebbe essere quello delle targhe degli autoveicoli. Pristina ha imposto l’obbligo della reimmatricolazione di quelli con targhe serbe che dovranno essere sostituite con quelle kosovare siglate RKS (Repubblica del Kosovo), ponendo fine al sistema degli adesivi coprenti.
EraNo stati concessi due mesi di tempo per farNe richiesta gratuita alla motorizzazione kosovara , usufruendo di agevolazioni, ma pochissime sono state le adesioni e i serbi hanno dato il via, alla vigilia della scadenza del termine,alle proteste sfociate nelle dimissioni dei 300 agenti e alle manifestazioni di piazza. Pristina è anche accusata di discriminazione nei confronti di funzionari serbi residenti in kosovo e di non rispettare accordi già stipulati, a cominciare da quello del 2013 che prevede la creazione di una Comunità delle municipalità serbe in Kosovo.

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