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Pubblicato il 29/08/2014

LA ARENA DI VERONA PARLA DEI GUASTATORI PARACADUTISTI

LA ARENA DI VERONA PARLA DEI GUASTATORI PARACADUTISTI

L’Arena di Verona del 29 Agosto 2014

LEGNAGO
L’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore della Briscese di Legnago è arrivato in questi giorni nella Repubblica Centrafricana per prendere parte, unico di tutta Italia, alla missione multinazionale Eufor Rca: operazione militare avviata formalmente ad aprile dall’Unione Europea ed autorizzata dall’Onu grazie alla risoluzione 2134 del 28 gennaio 2014, adottata con lo specifico obiettivo di dare sostegno ed aiuto alla popolazione locale.
I genieri della Folgore, partiti da Legnago per completare il contingente italiano (al quale si aggiungono altri cinque militari dello staff del comando di Eufor Rca), sono 45 ed hanno già preso stanza nella base «Ucatex» di Bangui, capitale della martoriata Repubblica Centrafricana, integrandosi nella forza multinazionale dell’Unione Europea impegnata in quelle terre dal 15 giugno con un battaglione di manovra ed una forza di polizia che si muove sotto l’egida di «Eurogendfor».
La scelta dell’Ottavo Reggimento, operata dallo Stato Maggiore della Difesa, si basa, come già avvenuto per altre importanti missioni all’estero, sulle specifiche ed elevate competenze dei genieri.
Ma anche sulla loro straordinaria capacità di portare aiuti alle popolazioni: fatto non di poco conto, in un’area come quella della Repubblica Centrafricana dove, da marzo 2013, fazioni armate contrapposte hanno provocato scontri durissimi, oltre 2mila vittime civili, un susseguirsi di violazioni dei diritti umani e l’esodo verso altri Paesi di un milione e trecentomila persone tra uomini, donne e bambini, frutto di una violenta guerra civile.
«Uno dei principali compiti che verranno affidati ai genieri della Folgore nel corso di questa missione», spiega il colonnello Riccardo Cristoni, dello Stato Maggiore della Difesa, «sarà quello di controllare itinerari, garantire la mobilità delle forze Europee, occuparsi della bonifica di residuati bellici e della realizzazione di lavori infrastrutturali necessari alla popolazione centroafricana, ma anche al Governo locale. Tra questi rientrano il controllo e le operazioni di monitoraggio di un importante progetto di ricostruzione di un ponte, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da ditte del posto». I genieri disporranno, inoltre, di un parco macchine operatrici e di parecchi veicoli blindati, i cosiddetti «Lince», con torretta remotizzata «Hitrole», il sistema d’arma italiano ad elevata tecnologia che viene utilizzato per la protezione dei vari equipaggi. L’impegno del contingente italiano, e quindi dei 45 genieri provenienti da Legnago, durerà fino a dicembre e, al pari di altre precedenti missioni all’estero che hanno visto protagonista l’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore, non potrà che portare lustro anche alla stessa Legnago: città che vanta da sempre grandi tradizioni militari ed un fortissimo legame tra popolazione e caserma. La componente militare Eufor Rca a Bangui è composta da circa 750 soldati, di diversa nazionalità, chiamati ad operare in base alla risoluzione Onu del gennaio scorso ed alla decisione del Consiglio Europeo del 10 febbraio in modo da assicurare, con un’operazione di tipo militare, la transizione verso la missione delle Nazioni Unite denominata «Minusca». Ad appoggiarla, a livello nazionale, è stato il decreto legge del Consiglio dei Ministri, che il 23 luglio scorso ha prorogato fino al 31 dicembre 2014 le missioni internazionali.

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