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Pubblicato il 22/11/2019

LA ARIETE RENDE OMAGGIO AL COMANDANTE DELLA ARIETE DI EL ALAMEIN GENERALE ARENA


In questi giorni, la Brigata Ariete sta raffinando le proprie informazioni sul Teatro Operativo afgano, a premessa dello schieramento, con una serie di incontri e briefing presso gli Stati Maggiori della Difesa e dell’Esercito, a Roma.

L’occasione è così risultata propizia per consentire al Comandante, il Generale di Brigata Enrico Barduani, e ad alcuni elementi dello staff di recarsi al Cimitero monumentale del Verano per rendere un doveroso omaggio al Generale Francesco Antonio Arena, Comandante della Divisione Ariete durante la seconda battaglia di El Alamein (ottobre-novembre 1942).

Il Generale Arena, veterano della guerra Italo-turca e della Prima Guerra mondiale, in cui meritò due Medaglie d’Argento e una Medaglia di Bronzo al Valor Militare, era Capo di Stato Maggiore del IX Corpo d’Armata all’ingresso in guerra dell’Italia nel Secondo Conflitto, ma venne, di lì a poco, inviato in Africa settentrionale per assumere l’incarico di Vice Comandante della Divisione Ariete. Nel settembre 1942 gli venne attribuito il Comando interinale della Divisione e si trovò, così, alla guida della Grande Unità corazzata durante la seconda battaglia di El Alamein, dove si dimostrò abile e acuto interprete della situazione operativa, riuscendo, pur in netta inferiorità di equipaggiamenti e risorse, a sostenere i più duri combattimenti e contribuendo così a ritardare notevolmente l’offensiva avversaria, meritando sul campo una terza Medaglia d’Argento al Valor Militare. Rocambolescamente sfuggito alla cattura, rientrò in Italia e quindi fu destinato in Grecia come Comandante della 36^ Divisione “Forlì”.

Dopo l’armistizio, essendosi rifiutato di collaborare con i tedeschi, fu fatto prigioniero e internato nel campo di concentramento di Shokken, in Polonia. Sopportò con contegno le sofferenze della prigionia e, nel gennaio 1945, riuscì a mettere in atto un audace piano di fuga. Riparatosi presso una famiglia contadina polacca nel paese di Rosko Posen, fu scoperto da una pattuglia russa che, reputandolo un nemico, lo giustiziò sul posto (evento per cui gli venne tributata la quarta Medaglia al Valor Militare). Le spoglie del Generale Arena furono individuate e rimpatriate solo nel 1960.

L’Ariete di oggi ha quindi voluto ricordare, proprio alla vigilia di un nuovo impegno operativo, il suo illustre Comandante del passato, per rendergli il doveroso omaggio e per trarne esempio morale di attaccamento al dovere ed amor di Patria.

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