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Pubblicato il 20/01/2023

LA CINA “INVADE” L’AFGANISTAN

A Kabul il 5 gennaio è stato firmato un contratto dal ministro afghano delle miniere e del petrolio Shahabuddin Delawar e da un alto dirigente della Xinjiang Central Asia Petroleum and Gas Co (Capeic)per concedere le licenze di estrazione di petrolio nel nord dell’Afghanistan. Si tratta di uno dei tanti investimenti cinesi nel paese riconquistato dai talebani, alla luce di un astuto pragmatismo.
Da oltre 16 mesi la Cina dispone già nella capitale di immobili superprotetti dedicati alla assistenza commerciale di imprenditori cinesi, che nel 2022 sono affluiti a centinaia , perfino con voli charter, in Afganistan, per accaparrarsi materie prime come il carbone, il rame, il litio e le terre rare , per non parlare di aziende edili e stradali per dare il via alla costruzione di grandi infrastrutture.

Il partito comunista cinese ha promesso che farà grandi investimenti, iniziati dalla China National Petroleum Corporation (Cnpc) e che continueranno anche nella gessione di interporti ed aeroporti di sostegno alla logistica. .

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