CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 26/06/2019

LA COSTRUTTRICE DI AEREI PILATUS DEVE RITIRARSI DA ARABIA SAUDITA ED EMIRATI

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) vuole che la Pilatus rispetti la legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all’estero (LPSP) e per questo ha vietato le attività del costruttore di aerei nei due Paesi e dovrà ritirarsi entro 90 giorni da Arabia Saudita ed Emirati arabi.

Stando al DFAE, queste attività rappresentano un sostegno alle forze armate di quei paesi , quindi sarebbero incompatibili con gli obiettivi di politica estera di Berna. La stessa commissione ha aggiunto che esistono indizi secondo i quali Pilatus non ha rispettato l’obbligo di notifica previsto dalla legge.Per questo motivo ha sporto denuncia presso il Ministero pubblico della Confederazione.

Nel mese di ottobre del 2018 era emerso che Pilatus aveva concluso con Riad un contratto di manutenzione della flotta di PC-21. Il governo ha esaminato il mandato. L’accordo prevedeva che il fabbricante si occupasse per un periodo di cinque anni di 55 velivoli ricoverati nella capitale saudita.
La legge svizzera è entrata in vigore nel settembre 2015. Stando alle norme, le società che forniscono prestazioni di sicurezza all’estero sono obbligate a rendere pubblico il contratto.
Il DFAE aveva avviato un procedimento, precisando che non riguardava solo l’Arabia Saudita, ma anche i servizi offerti da Pilatus in altri Paesi, non specificando quali. Gli Emirati Arabi Uniti non erano dunque mai stati ufficialmente menzionati, anche se fonti di stampa avevano ipotizzato il loro coinvolgimento, così come quello del Qatar.

Il costruttore aeronautico aveva espinto le accuse. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione Oscar Schwenk, le autorità federali erano state informate in modo completo e dettagliato sul contratto firmato e che Pilatus disponeva di tutti i permessi necessari.

Leggi anche