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Pubblicato il 19/11/2014

LA DIVISIONE ACQUI A CIVITAVECCHIA IN ESERCITAZIONE

CORTESIA TRC CIVITAVECCHIA
Al Comando Divisione Acqui “si gioca sul serio”

CIVITAVECCHIA – E’ stata una giornata emozionante quella vissuta oggi all’11° Reggimento Trasmissioni. Il Comando Divisione “Acqui” di San Giorgio a Cremano, vicino Napoli, che in questo periodo sta operando all’area di addestramento di Pian del Termine nell’esercitazione “Arrcade Fusion 14”, ha deciso di aprire le porte alla stampa. Lo scopo dell’iniziativa, ideata dalla Nato, è di simulare la gestione delle operazioni in una situazione di guerra, ispirandosi ai giochi di ruolo, ma si tratta solo di un’intensa preparazione in vista di possibili situazioni reali. Il progetto sta coinvolgendo oltre 400 militari della Divisione, delle brigate dipendenti ed anche un plotone di soldati britannici.

Quella di oggi è stata una giornata davvero bella ed emozionante, anche per chi non ha particolare predilezione per la mimetica e per l’Esercito. Il Comando Divisione Acqui è nato con questa denominazione nel 2002 (ma esiste da più di tre secoli), fin dall’origine è stato affiliato ad un’organizzazione gestita dalla Nato. I 400 militari sono a Civitavecchia dal 3 novembre e stanno vivendo nel posto-comando come se stessero affrontando una guerra a tutti gli effetti. Questo intenso lavoro, che viene effettuato in tutto e per tutto come se fosse reale, è ovviamente ispirato a situazioni belliche come quelle avvenute in Afghanistan, Iraq, nei Paesi dell’ex Jugoslavia o la Primavera araba. L’intero progetto per i militari è propedeutico ad una partecipazione ad un evento bellico reale, che ovviamente speriamo non avvenga mai. E’ stato anche allestito un campo base con carte geografiche in stile Risiko, cunicoli dove ci sono ingegneri, esperti, generali, colonnelli al computer per tentare di trovare una soluzione su come gestire gli scenari internazionali, anche quelli legati agli aspetti umanitari per aiutare i civili a non essere coinvolti nella guerra.

Addirittura esiste un sito Internet (naturalmente protetto e riservato) simile a TrcGiornale, in cui giornalmente arrivano notizie sulla finta guerra, che però sono vitali per le decisioni che vanno assunte, ad esempio una notizia cambia valenza se arriva da un leader di un’organizzazione terroristica o da un telegiornale americano. C’è anche un telegiornale, anch’esso praticamente uguale a quello che va in onda su Trc, con servizi ed interviste ovviamente non vere in cui si parla delle “notizie di giornata”.

Il progetto ha coinvolto anche l’Esercito britannico, ad esempio un gruppo di militari della Gran Bretagna si trova a Pian del Termine (vicino a Borgata Aurelia) per partecipare alle operazioni. Tra di loro ci sono anche alcuni soldati del Nepal, che hanno iniziato la loro carriera nell’Esercito del loro Paese, scalando i vari gradi della gerarchia militare e poi in virtù del Commonwealth sono entrati tra le file britanniche come soldati semplici. E’ stato un momento particolare, ma anche molto bello, quando due militari nepalesi hanno estratto i loro kurkuri, dei coltelli caratteristici del loro Paese, che usano per colpire solo in caso di necessità, ma che ovviamente mettono soggezione agli astanti. Tornando al discorso dei militari britannici presenti a Civitavecchia, va detto che l’interscambio ha riguardato anche soldati italiani, che stanno lavorando presso la base presente in Cornovaglia, in una situazione simile all’Erasmus. Proprio durante la visita all’11° Reggimento si è tenuta anche una videoconferenza in cui i presenti hanno potuto fare domande ai soldati del nostro Paese, i quali hanno parlato del lavoro che stanno svolgendo vicino la Manica.

Uno degli aspetti più importanti che coinvolge Civitavecchia, è il fatto che l’11° Reggimento è considerato una gemma del sistema dell’Esercito Italiano per la sua avanguardia nel campo delle trasmissioni, in particolar modo per le telecomunicazioni. E’ stato possibili visitare anche i tanti satelliti presenti, tutti di dimensioni ciclopiche e di ultima generazione. Sono tanti i militari che lavorano con tutto il loro impegno per migliorare questo aspetto, molto importante nelle missioni, in quanto consente ai vari reparti di poter comunicare velocemente e prendere le migliori decisioni.


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