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Pubblicato il 25/05/2018

LA FESTA DELLA REGINA DELLE BATTAGLIE CELEBRATA SOLENNEMENTE A CESANO

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PARMA- Si è svolta a Cesano , Roma, la celebrazione della Festa della Fanteria, nella Scuola che ne insegna le modalità di Combattimento. Il generale Massimo Mingiardi, che la Comanda, ha dedicato la giornata ai Caduti e a tutti coloro, in congedo ed in Armi,ne indossano le mostrine, facendo sventolare in cielo la Bandiera Italiana e quella dell’Esercito .
Le immagini sono dell’Istruttore lgt Daniele Piscopo .
Facciamo nostro un bell’articolo della Tribuna di Treviso:

Tribuna di Treviso
sezione: PROVINCIA data: 24/5/2018 – pag: 46

LA STORIA

Il reparto che decide le sorti in battaglia

La Fanteria, in tutti gli eserciti del mondo, è considerata come l’arma base e anche in periodi storici meno vicini a noi era ritenuta la componente più importante quella, cioè, destinata a decidere le sorti della battaglia. «Dopo un lento periodo di decadenza coincidente con il “feudalesimo” – ricorda Lorenzo Cadeddu, storico e saggista – la Fanteria sembra tornare a nuova vita all’epoca delle crociate per rafforzarsi poi al tempo dei Comuni per raggiungere un ruolo fondamentale nell’era moderna quando cioè si diffonde l’impiego delle armi da fuoco individuali portatili».
Che cosa accade alla vigilia del primo conflitto mondiale? Come si riorganizzano le forze armate italiane? «In previsione di un possibile conflitto europeo, durante l’inverno del 1914-15, nel quadro del potenziamento dell’Esercito, vengono formate nuove unità alcune delle quali furono completate nei primi mesi di guerra. Complessivamente entrammo in guerra con 146 reggimenti di fanteria, 12 reggimenti bersaglieri (compresi 12 battaglioni ciclisti) e 8 reggimenti alpini. Nel corso del primo conflitto mondiale alla fanteria di linea e sue specialità si affiancano i reparti d’assalto.
Questi reparti d’assalto erano formati con personale volontario e costituiti presso i depositi dei reggimenti».Con la fine della guerra, le unità di fanteria vengono sciolte. «Terminato il primo conflitto mondiale – ricorda Cadeddu – le unità dell’Arma di Fanteria e sue specialità vengono disciolte a partire dal dicembre 1918 sino ai primi mesi del 1920 con lo scopo di riassumere la configurazione di pace. Ma l’ordinamento del 7 gennaio 1923 porta l’Arma di Fanteria ad un assetto stabile e la configura su una brigata Granatieri e 51 brigate di linea per complessivi centoquattro reggimenti ordinati su un comando, un deposito ed un numero variabile di battaglioni. Un nuovo ordinamento in data 11 marzo 1926, riduce le brigate a trenta, a ciascuna assegna un numero ordinativo al posto della consueta denominazione e le riordina su tre reggimenti ciascuna che, però, mantengono il nominativo della originaria brigata». Che cosa accade nel corso del secondo conflitto mondiale? «Vengono mobilitati, complessivamente, quattro Comandi di Gruppo di Armate, undici Armate, trentadue Corpi d’Armata, centodieci divisioni (settantadue di fanteria, sei alpine, cinque corazzate, tre celeri, due paracadutiste, tre camicie nere, due libiche, diciotto costiere e una di marcia). Nel dopoguerra, vengono costituite le Regioni Militari Territoria». -E oggi la Fanteria come si presenta? «Si presenta con unità snelle, veloci, dinamiche e spesso altamente specializzate, destinate ad essere impiegate per compiti specifici in ambiti ben circostanziati e con armamento tecnologicamente avanzato. Se prima l’impiego della fanteria avveniva schierando intere brigate o reggimenti al completo, mediante l’articolazione di complesse manovre sul campo di battaglia, oggi si fa spesso riferimento alla singola squadra, al plotone o alla compagnia, in cui ogni individuo è di per sé un sistema d’arma in grado di ottenere il massimo effetto con il minimo sforzo e con la flessibilità di potersi adattare a contesti d’impiego diversi, quali le operazioni di peace-keeping o di peace-enforcing, oltre ai combattimenti tradizionali».Cospicuo il medagliere della Fanteria: ben 182 medaglie d’oro al valor militare individuali, 15.951 d’argento, 22.074 di bronzo. Per quanto riguarda i reggimenti, le medaglie d’oro sono 26, 122 quelle d’argento e 56 le medaglie di bronzo. (f.d.m.)

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