Pubblicato il 16/01/2021
LA FOLGORE IN AFGANISTAN – IL GENERALE VERGORI ASSUMERA’ LA GUIDA DELLA MISSIONE (TAAC) A HERAT
nella foto: le immagini della partenza della bandiera di Guerra del 186mo Reggimento. In primo piano il comandante delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Roberto Perretti, a fianco il colonnello Crabas comandante del distaccamento del 186mo in Italia, ed il colonnello Dechigi vicecomandante della Folgore.
LIVORNO- Aquila 1, il generale di brigata Beniamino Vergori ed il suo staff di Comando della Brigata Folgore, sono ufficialmente in Afganistan da ieri per assumere entro pochi giorni la guida della missione di addestramento e assistenza alle forze armate e di sicurezza afgane. In Italia il comando del “distaccamento” ( così viene denominata una unità quando il suo comando è in Missione) è affidato al Vice Comandante, Colonnello Cristiano De Chigi. Il generale Vergori conterà su un contingente di paracadutisti incardinato sul 186mo Reggimento, supportato da altre componenti provenienti sia dalla Folgore che da reparti di altre Brigate che concorrono a formare le forze in missione e di cui parleremo il giorno del passaggio di consegne ( TOA)
L’area di responsabilità italiana è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale (grande quanto il Nord Italia) che comprende le quattro province di Herat, Badghis, Ghor e Farah, che danno attualmente segnali di ripresa della attività terroristica.
Reparti nella base di Herat:
oltre a quelle di altri paesi, di cui parleremo nei prossimi giorni, le componenti più importanti che contribuiscono a formare il complesso meccanismo operativo sotto la guida del Comando Folgore , sono;
Task Force Arena,- Comando logistico di Teatro, che coordina, tra le altre componenti, lo “spedizioniere” militare (nome Nato JMOU) ovvero il coordinamento logistico multimodale , costituito da personale dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito, con il compito di gestire personale e materiali in transito a Herat, anche dal punto di vista doganale, e comprendente un Nucleo Passeggeri ed un Nucleo Merci , con una cellula interforze per la ricezione e la manipolazione dei carichi . Sotto comando della “Arena” si trovano
Comando Sanitario di Contingente
Forza di protezione con due compagnie di fucilieri , una genio , una dedicata ai sistemi di sorvegliana ed , infine , il nucleo di protezione del Comandante
la componente nazionale interforze, che si occupa degli aspetti gestionali e logistici di carattere strettamente nazionale, da cui dipendono:
.compagnia comunicazione ( C4) a disposizione del comando e controllo di tutte le unità italiane.
-Plotone TRAMAT dal quale dipende l’officina, la squadra Recupero e Trasporti, il deposito carburanti, il nucleo ricambi, il laboratorio armi e il team di artificieri;
-Le squadre NCB
Centro Amministrativo d’Intendenza, che si occupa di tutti gli aspetti contabili e contrattuali della base. Al CAI è affidato ad esempio il controllo dei documenti di fornitori civili e la certificazione della loro conformità . Nel caso provengano da altri paesi, consentono di ottenere la esenzione dal pagamento dei diritti doganali afgani , in quanto destinati alla base.
La componente di forza aerea (JATF), che gestisce l’aereoporto di Herat con una serie complessa di articolazioni di mantenimento che ha responsabilità di mezzi aerei di varia entità.
Il gruppo di missione Fenice della AVES – unità dell’Aviazione dell’Esercito dotata di UH 90, adibiti al trasporto del personale e dei rifornimenti, gli AH-129 D “Mangusta” con compiti di esplorazione e scorta e il nucleo dei velivoli senza pilota che fornisce supporto per la ricognizione e sorveglianza aerea 24 ore / 7 giorni su 7 .