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Pubblicato il 16/07/2015

LA FORESTALE DICE “NON SIAMO MILITARI E NON VOGLIAMO DIVENTARLO”.

Il Corpo Forestale dello Stato sarà assorbito da un’altra forza di polizia, così come le Capitanerie di porto passeranno sotto il comando del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

Lo stabilisce l’articolo 7 del ddl Madia sulla riforma della pubblica amministrazione, approvato alla Camera e che ora tornerà al Senato per l’approvazione definitiva.

Nell’articolo è previsto il «riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, conseguente alla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra forza di polizia, ferme restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente, del territorio e del mare e della sicurezza agroalimentare e la salvaguardia delle professionalità esistenti». Molto decise le reazioni contrarie di vari ufficiali provinciali ( che sono la spina dorsale della struttura) :

«Non siamo militari, non abbiamo questa mentalità – spiega l’ex comandante provinciale della Forestale di Bergamo, Rinaldo Mangili, da poco in pensione – mi rendo conto che per il Paese è necessario risparmiare ma il Governo deve tenere conto della professionalità che abbiamo accumulato. Non vogliamo che la nostra esperienza venga dispersa».

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