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Pubblicato il 19/07/2014

LA JULIA PRESTO IN OPERAZIONI CON I SERBI

TRIESTE. Gli alpini della Brigata Julia di Udine potrebbero formare un reparto misto con i soldati di Belgrado e nel frattempo in Slovenia hanno testato procedure e moduli di forze, che potrebbero essere utilizzati in Afghanistan dal gennaio 2015, inizio dell’Operazione Resolute Support, che sostituirà l’Isaf.

È quanto è emerso in occasione di “Clever Ferret 2014”, le manovre svolte periodicamente dalla Multinational Land Force (Mlf), questo anno ospitate in vari poligoni dell’esercito di Lubiana che, con appunto l’Italia, nazione leader, e l’Ungheria compone la formazione trinazionale “su chiamata”.
L’Mlf si presta allo scopo,tenendo conto che la sua «area geografica d’impiego include l’Europa Centrorientale e Sudorientale, in teatri operativi caratterizzati da terreno accidentato, disagevole o con scarsa mobilità terrestre e soggetti a difficili condizioni climatiche, senza contare che è stata impiegata anche per operare “fuori area europea, con compiti , tra l’altro, di prevenzione o interposizione».

E così la Brigata multinazionale, che in Slovenia per la prima volta ha visto operare tra i 1.300 uomini schierati anche alcuni ufficiali di staff austriaci, costituirà uno degli “strumenti” dell’integrazione in chiave europeo-occidentale dei Balcani. Di tutti i Balcani, anche di quelli che, nell’immaginario collettivo e della “correttezza politica” fino a pochi anni fa erano la “bestia nera”, con la quale peraltro l’Italia ha mantenuto sempre buoni rapporti ricambiati da amicizia e considerazione: la Serbia.

«Se vogliamo stabilizzare, “calmierare” un’area dell’Europa che spesso, nella storia, si è rivelata foriera di problemi – spiega il comandante della Brigata Julia e della Mlf, l’italiano Ignazio Gamba – dobbiamo essere pronti a cooperare, standardizzando procedure, attrezzature, materiali. È ciò che abbiamo fatto in questi giorni». Gamba riprende le dichiarazioni del capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli rilasciate durante l’incontro a Maribor con gli omologhi dei Paesi che compongono l’Mlf oltre che di Austria e Croazia, che da poco ha lo status di osservatore.

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