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Pubblicato il 12/05/2014

LA LEGA LOTTA ALL’AIDS CHIEDE CHE I MILITARI SIEROPOSITIVI RIMANGANO NELLE FORZE ARMATE SENZA DEMANSIONAMENTO

PARMA- La Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids, chiede l’intervento dei ministeri della Salute e del Lavoro per modificare “l’introduzione del test Hiv periodico obbligatorio per tutti dipendenti delle Forze armate”.

L’associazione lamenta “che tutti i bandi del ministero della Difesa, per qualsiasi ruolo in qualsiasi Corpo, sono ora riservati a persone in grado di produrre un test Hiv dall’esito negativo, e che l’introduzione del test Hiv periodico obbligatorio per tutti dipendenti delle Forze armate ha provocato forti timori in merito alla conservazione del posto di lavoro”.

Il ministero della Difesa conferma l’obbligo per lavoratori e lavoratrici in divisa resta di avere il test Hiv negativo in ingresso, con cambio mansioni in caso di positività all’Hiv.

La Lila reputa le posizioni ufficiali non aggiornate sulle dinamiche del virus e sulle modalità di trasmissione, e per questo motivo chiede l’intervento dei ministeri della Salute e del Lavoro, perché ‘qualsiasi sia il lavoro l’Hiv non conta!’. NOn accetta nessuan discrimoinazione perchè i processi di trasmissione del virus sono meglio conosciuti.

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