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Pubblicato il 07/07/2021

LA NAZIONE- LA SPEZIA- ARRIVANO GLI IDROVOLANTI PER TURISMO E AFFARI

LA NAZIONE LA SPEZIA DEL 7 LUGLIO 2021
La società degli idrovolanti spicca il volo Paolini: “Un’occasione unica per Spezia”
Servizi a misura di vacanzieri vip e manager. Oggi un incontro col ministro Garavaglia per presentare il progetto sulla via dell’estensione

Si chiama ‘One Aviation – A Seaplane Company’. E’ la società che intende puntare sul golfo della Spezia per i servizi degli idrovolanti al servizio del turismo e dei manager. Ha spiccato il volo il 29 giugno scorso. Lo rivela l’amministratore delegato Berry Paolini, spezzino di 58 anni, con 20.000 ore di volo sulle spalle, da cinque mesi impegnato a tessere la tela e a sviluppare l’idea della centralità che potrebbe assumere il golfo della Spezia: un crocevia degli idrovolanti per permettere di essere raggiunto dagli aeroporti, da chi vuole venire in zona a fare le vacanze o per partire da qui verso altri lidi, per raggiungere aeroporti, o sfruttando le potenzialità del mezzo ‘anfibio’ per (ad esempio) arrivare a portata di yacht o di spiaggia privata.

Sulla rotta della concretizzazione del progetto, dopo averlo spiegato alle istituzioni locali e aver colto da esse attenzioni promettenti – “l’amministrazione comunale ci ha creduto subito” rivela Paolini – si colloca oggi un incontro col ministro al turismo Massimo Garavaglia per presentare il progetto e la possibilità di una più ampia estensione dell’operazione a livello nazionale.

Dalla scintilla dell’idea ad ora cosa ha fatto?

“Sono riuscito a creare un team di professionisti di altissimo livello in tutti quelli che sono gli ambiti di una società che deve operare con aeroplani anfibi in un territorio che è benedetto dal punto di vista orografico e climatologico, così come industriale e turistico, ma che, nello stesso tempo, è totalmente privo di cultura aeronautica recente. Attenzione, ho detto recente perché di storia sugli idrovolanti il Golfo della Spezia ne ha da vendere!”, dice Paolini, con riferimento al passato nel quale qui è nata l’aviazione di mare della regia Marina e ha preso forma il primo idroscalo (vedi articolo a fianco).

Chi sono i professionisti?

“Persone che lavorano o hanno lavorato nel settore aeronautico e marittimo, con esperienze che vanno dai 20 ai 40 anni sul campo, con conoscenze e titoli specifici, una grande passione e spiccata propensione al gioco di squadra, elementi che costituiscono il vero e proprio valore aggiunto di One Aviation. Ferve intanto il lavoro per far ottenere alla società il Certificato di Operatore Aereo, presupposto dell’azione”.

Il golfo è già abbastanza trafficato. C’è davvero spazio per gli idrovolanti?

“Certo. Ci stiamo ovviamente lavorando, ma l’idrosuperficie è progettualmente delineata”.

Dove e come?

“In prossimità del Mirabello verso il centro del golfo, larga 60 metri e lunga 1500, senza interferenze col traffico del porto, del diporto e della Marina militare. La sicurezza del resto è il primo requisito alla base del progetto”.

Tante autorizzazioni da chiedere… a chi?

“Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Marina Militare, Enac. Fatta la società, riprenderò il filo delle relazioni per presentare il progetto esecutivo”

Gli idrovolanti costano. Chi sono gli investitori?

“Preferisco sul punto mantenere il riserbo. La situazione è in movimento. Contiamo anche di accedere a fondi dedicati a sostegno delle imprese aeronautiche e dell’economia turistica”.

Sereno o nuvole all’orizzonte?

“Come in tutti i progetti ambiziosi sarei veramente ingenuo a pensare che non ci saranno ostacoli. Intanto il progetto ha già incontrato i favori della politica e dell’industria del turismo”.

La posta in gioco?

“Si sta creando qualcosa di completamente nuovo nel panorama aeronautico e marittimo italiano. In precedenza sono stati fatti esperimenti ma per varie vicissitudini non sono proseguiti; a Como invece esiste un Aeroclub storico di idrovolanti, ma per sua stessa natura si occupa di addestramento e voli privati”.

Insomma, sarebbe un’operazione-pilota per il sistema-Paese, con capitale La Spezia…

“Sì e Genova come base di supporto manutentivo. L’idea è, col tempo, di espandere il progetto nel resto d’Italia e farne un fiore all’occhiello. Per questo incontrerò il ministro Garavaglia”.

La Spezia è pronta?

“Vogliamo “accompagnare” la nostra città verso un futuro sicuramente più dinamico, tipico-delle città che hanno un aeroporto. Al mio fianco ho la mia metà, Annalisa Dubla, che ci crede quanto me e che è parte fondamentale della Compagnia e della squadra esecutiva che abbiamo già messo insieme”.

Tempi di concretizzazione del progetto?

“Primaveraestate del 2023”.

Corrado Ricci

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