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Pubblicato il 15/04/2014

LA NAZIONE PARLA DELL’ANPDI DI VIAREGGIO IN CERCA DI UNA SEDE DIGNITOSA

LA NAZIONE – PAGINA VIAREGGIO – 15 APRILE 2014

VIAREGGIO-AMAREGGIATO? E’ dir poco. Deluso? Di più. molto di più. «Vivere a Viareggio, fare di tutto per portare in alto il nome della città esordisce Enzo Muro, presidente dell’associazione nazionale Paradacudisti d’Italia con oltre settecento soci e ritrovarsi senza una sede sociale nonostante da tempo immemorabile abbiamo presentato la richiesta al Comune … In quella che abbiamo per il momento a disposizione, il sottoscala del centro Vasco Zappelli’ siamo costretti a utilizzare i secchielli dell’acqua a causa delle infiltrazioni. E’ da venti anni che chiediamo maggiore attenzione alla nostra realtà, che non è composta di fanatici ci tengo a precisarlo, che ha un valore anche sociale visto che il superamento dei corsi di paracadutismo danno punteggi per i concorsi pubblici». MA C’E’ di più, molto di più nella denuncia pubblica di Enzo Muro. «Dispiace osservare come in città o hai un padrino’ politico dice oppure rischi, come è successo a noi, si essere messi in un angolo. Mi spiego meglio: cercando di capire per quale motivo il Comune, e in questo caso non parlo di colore politico, non ha mai trovato una soluzione alla nostra richiesta di avere una sede, non gratuita ma con un equo pagamento di affitto, ho scoperto tante cose….». «Cose aggiunge che sarebbero meritevoli di una denuncia a livelli più alti». Quindi Procura o addirittura Corte dei Conti. IL J’ACCUSE del presidente della sezione Viareggio-Versilia dell’associazione nazionale dei Paracadustici continua così: «Ci sono stanze di proprietà comunale assegnate ad associazioni che non esistono più ma che sono rimaste a disposizione dei presidenti, senza che nessuno intervenga. Non solo: queste associazioni non pagano alcun affitto. Ho le prove che questo è accaduto in Darsena nella zona vicino al palazzetto dello sport. Non solo: un’associazione sportiva molto importante ha ottenuto un fondo come sede saltanto tutta una serie di passaggi mentre a noi venivano chiesti, uno dietro l’altro una quantità di documenti che ci avrebbero sfiancato. E’ mai possibile che non ci debba essere lo stesso trattamento?» MURO ribadisce un altro concetto: «La nostra è un’associazione no profit. Non c’è niente di commerciale nell’attività che facciamo: a maggior ragione chiediamo un briciolo di attenzione da parte delle istituzioni, in particolar modo dal Comune che fino ad oggi ci ha trattato a pesci in faccia». Sabato prossimo l’associazione dei Paracadusti festeggerà i suoi primi venti anni di attività: è mai possibile trovare una soluzione entro quel giorno. «Non chiediamo la luna»: è l’ultima considerazione di uno sconsolato Enzo Muro.

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